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Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

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• Proseguendo l’ord<strong>in</strong>e cronologico dell’analisi, un secondo gruppo di problematiche<br />

riguarda la fase successiva all’iter amm<strong>in</strong>istrativo per la presentazione<br />

della domanda di asilo. Si tratta <strong>in</strong> particolare dell’<strong>in</strong>adeguatezza<br />

delle strutture di pronta accoglienza che <strong>in</strong> questi ultimi anni hanno dovuto<br />

affrontare un repent<strong>in</strong>o <strong>in</strong>cremento dei flussi, sia dei richiedenti asilo che,<br />

a sorpresa, degli autoctoni:<br />

Stiamo assistendo a una cosa anomala: con l’entrata <strong>in</strong> vigore della legge Bossi-F<strong>in</strong>i ci si<br />

attendeva un calo di stranieri irregolari e così è stato… C’è stato però anche un <strong>in</strong>cremento<br />

degli stranieri regolari… le nostre strutture accolgono persone con regolare permesso di<br />

soggiorno. È da un paio di anni che i casi di persone sprovviste di permesso sono limitatissimi.<br />

Nel frattempo <strong>in</strong>oltre si è registrato un ritorno di italiani; si è assistito a un <strong>in</strong>cremento <strong>in</strong><br />

questo senso: non era mai successo che, da quando sono state aperte le strutture, gli italiani,<br />

e soprattutto persone residenti, fossero più degli stranieri. In estate stiamo lavorando come <strong>in</strong><br />

<strong>in</strong>verno. È una cosa impressionante… l’utilizzo delle strutture l’anno scorso è stato del 92%.<br />

Ma oltre al sovraffollamento, le strutture di pronta accoglienza sono caratterizzate<br />

da altre lacune: <strong>in</strong> primis non sono di norma previste per le famiglie, i<br />

cui membri per essere accolti devono necessariamente separarsi. In secondo<br />

luogo queste strutture, <strong>in</strong> quanto progettate per ospitare utenti provenienti<br />

dall’area di disagio, faticano ad adeguarsi alla particolarità della condizione<br />

del richiedente asilo; una persona, cioè, autonoma, forte delle proprie risorse<br />

personali, ma costretta ad un lungo periodo di forzata <strong>in</strong>attività:<br />

La cosa che ci ha messo <strong>in</strong> difficoltà è stato accogliere un grande numero di richiedenti<br />

asilo politico nella stessa struttura (<strong>in</strong>sieme ad altre categorie di utenza) dove è difficile a<br />

volte far convivere diverse problematiche, perché nei nostri centri si passa da persone con<br />

problemi legati all’emarg<strong>in</strong>azione e alle dipendenze, a persone (richiedenti) che non hanno<br />

queste grosse problematiche, così evidenti, qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>izialmente c’è stata questa difficoltà…<br />

sul fatto di attrezzare le strutture (<strong>in</strong> base a questa nuova esigenza) non è stato fatto nulla.<br />

Abbiamo cercato di <strong>in</strong>serire queste persone <strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> una stanza, <strong>in</strong> modo che trov<strong>in</strong>o<br />

momenti per confrontarsi tra loro... ci accorgiamo della difficoltà di essere limitati...<br />

Si tratta di persone piene di risorse e sane, che “scoppiano” all’<strong>in</strong>terno di queste strutture;<br />

più sano uno è, più “scoppia”. Noi ci troviamo nella difficoltà di garantire la sopravvivenza<br />

alla persona, ma poi di non avere strumenti di promozione della persona e di vedere nel<br />

tempo le persone ammalarsi, perdere l’equilibrio.<br />

Il problema dell’alloggio si perpetua nel tempo, estendendosi anche alla<br />

fase che dovrebbe essere, <strong>in</strong> teoria, di “seconda accoglienza”, con l’offerta<br />

delle soluzioni abitative più stabili e più adeguate, quali per esempio<br />

comunità alloggio e appartamenti semi-protetti, generalmente di proprietà<br />

dei Comuni e dati <strong>in</strong> gestione alla Fondazione Comunità Solidale. Queste<br />

strutture, però, non vengono di norma utilizzate per richiedenti asilo, ad<br />

eccezione di alcuni rari casi, <strong>in</strong> quanto ad esse si accede su progetto<br />

f<strong>in</strong>alizzato al recupero dei cosiddetti “casi sociali” provenienti dall’area di<br />

emarg<strong>in</strong>azione. Inoltre questi progetti sono vagliati da una Commissione<br />

che ha per priorità le situazioni di disagio personale:<br />

Si è riflettuto sui richiedenti asilo, ma su un utilizzo improprio delle risorse dest<strong>in</strong>ate ad altro,<br />

perché se ragioniamo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di risorse scarse, la priorità viene data <strong>in</strong> base ad un pr<strong>in</strong>cipio<br />

<strong>in</strong>fosociale 7<br />

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