Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
2.1 Un nodo ancora dolente: la questione abitativa<br />
Nel panorama nazionale dell’<strong>in</strong>sediamento abitativo degli immigrati, che cont<strong>in</strong>ua<br />
a essere uno dei maggiori ostacoli all’<strong>in</strong>tegrazione della popolazione<br />
straniera nel tessuto socio-economico italiano, si assiste a l<strong>in</strong>ee di tendenza<br />
contraddittorie sia sul lato della domanda, sia sul versante dell’offerta della<br />
casa. Dal primo punto di vista, quello della richiesta di alloggio degli immigrati,<br />
si fa sempre più articolato il cont<strong>in</strong>uum tra le situazioni di emarg<strong>in</strong>azione, anche<br />
estrema – diffuse soprattutto nelle grandi città, <strong>in</strong> cui è più evidente che “l’emarg<strong>in</strong>azione<br />
abitativa non è appannaggio dei gruppi nazionali di più recente <strong>in</strong>sediamento,<br />
e qu<strong>in</strong>di quasi una ‘tappa’ nel processo di <strong>in</strong>tegrazione, ma riguarda<br />
anche gruppi che dovrebbero essere già da tempo <strong>in</strong>tegrati” (Caritas, <strong>2003</strong>)<br />
– e le situazioni di autonomia alloggiativa nel difficile mercato delle locazioni,<br />
f<strong>in</strong>o ai casi, numericamente modesti ma non irrilevanti, di acquisto della casa<br />
da parte degli stranieri più stabilizzati. Sul versante dell’offerta abitativa, al di là<br />
della nota “diffidenza” del mercato immobiliare per la clientela straniera, cont<strong>in</strong>ua<br />
il dibattito sulla ripartizione degli oneri e delle responsabilità tra i “portatori<br />
di <strong>in</strong>teresse” dell’<strong>in</strong>serimento abitativo degli immigrati:<br />
- <strong>in</strong> primo luogo gli enti pubblici, che anche nei contesti locali più sensibili<br />
sono protagonisti di <strong>in</strong>terventi di taglio emergenziale, più spesso che di<br />
politiche abitative di ampio respiro;<br />
- qu<strong>in</strong>di le realtà del privato-sociale, che nelle aree del centro-nord Italia<br />
hanno sovente dato avvio alle <strong>in</strong>iziative di <strong>in</strong>serimento abitativo più <strong>in</strong>novative<br />
e “<strong>in</strong>tegrate” (spesso <strong>in</strong> partnership con il settore pubblico e il privato),<br />
ma che non di rado si vedono delegare, da parte dei soggetti pubblici,<br />
oneri e funzioni improprie, rispetto a un’area di <strong>in</strong>tervento “delicata” e politicamente<br />
poco redditizia;<br />
- ancora, il mondo delle imprese, che ormai riconosce apertamente l’esigenza<br />
di manodopera immigrata, ma non sempre appare disposto a contribuire<br />
agli “<strong>in</strong>vestimenti sociali”, anzitutto <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i abitativi, che questa<br />
richiede (anche al di là del rischio, che la L. 189/2002 ha ulteriormente<br />
accentuato, di creare un’eccessiva dipendenza tra disponibilità della casa<br />
e disponibilità del posto di lavoro);<br />
- non da ultimo, gli stessi lavoratori immigrati, che nelle realtà locali di più<br />
consolidato <strong>in</strong>sediamento, e a più ampia diffusione di esperienze imprenditoriali,<br />
hanno com<strong>in</strong>ciato a dare vita ad agenzie e ad altre <strong>in</strong>iziative autonome<br />
di <strong>in</strong>serimento nell’offerta di servizi immobiliari (Ismu, <strong>2003</strong>).<br />
Anche nel contesto trent<strong>in</strong>o, a sua volta caratterizzato da difficoltà di <strong>in</strong>serimento<br />
abitativo per le persone (e soprattutto per le famiglie) straniere, 1 si<br />
1 L’oggettiva difficoltà degli immigrati ad accedere al mercato immobiliare trent<strong>in</strong>o, per la diffusa reticenza<br />
dei proprietari prima ancora che per gli affitti elevati (che comunque, specie nel capoluogo, rappresentano<br />
un problema), è stata recentemente documentata anche dai giornali locali: si veda, ad esempio, la testimonianza<br />
di R.M. Grosselli, Casa <strong>in</strong> affitto? Se sei straniero scordatela... chiesti 400 euro al mese per 22<br />
metri quadri. Agli immigrati neppure quelli, “L’Adige”, 28.10.<strong>2003</strong>.<br />
75<br />
<strong>in</strong>fosociale 7