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Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

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L’<strong>in</strong>cidenza immigrata sulla popolazione scolastica, come si è detto, è passata<br />

<strong>in</strong> un anno dal 3,8% al 4,5%: un dato decisamente superiore a quello<br />

nazionale (pari nello stesso anno al 3% circa), ma non ancora ai livelli registrati<br />

complessivamente nel Nordest (5,3 alunni non italiani ogni 100 frequentanti)<br />

e <strong>in</strong> Emilia-Romagna, che riconferma il primato nella graduatoria delle<br />

regioni con il più alto rapporto tra alunni stranieri e popolazione scolastica<br />

complessiva (5,9%).<br />

Tab. 3 - Alunni stranieri iscritti alle scuole statali e non statali della prov<strong>in</strong>cia<br />

di Trento (anno scolastico 2002/<strong>2003</strong>) per ord<strong>in</strong>e di scuola<br />

(fonte: elaborazione su dati Servizio Statistica – PAT e Servizio scuole materne - PAT).<br />

Tipologia scuola V.A.<br />

<strong>in</strong>fosociale 7<br />

Incidenza sul tot.<br />

degli alunni<br />

82<br />

Var. % a.s.<br />

01/02-02/03<br />

Materna 726 4,7 +20,8<br />

Elementare 1.368 5,6 +9,4<br />

Media 759 5,3 +25,0<br />

Superiore 398 2,2 +51,3<br />

Totale 3.251 4,5 +19,5<br />

A paragone dell’anno scolastico precedente, l’<strong>in</strong>cremento più significativo<br />

risulta essere quello delle scuole secondarie superiori (+51,3%), e <strong>in</strong> seconda<br />

battuta delle scuole medie <strong>in</strong>feriori (+25%) e materne (+20,8%). Se si opera il<br />

confronto risalendo più <strong>in</strong>dietro nel tempo, e precisamente all’a.s. 1994/1995,<br />

ritroviamo conferma dello spiccato andamento di crescita nei gradi dell’istruzione<br />

superiore (se l’<strong>in</strong>cremento è stato complessivamente del 391%, nel<br />

caso delle scuole medie tocca il 420% e addirittura il 784% nel caso dell’istruzione<br />

secondaria superiore), segno che la popolazione scolastica straniera<br />

tende a prolungare il suo percorso di studi, anche se <strong>in</strong> maniera ancora<br />

debole rispetto agli studenti trent<strong>in</strong>i nel loro complesso. A questo proposito,<br />

con l’aiuto dei dati che emergono dalla rilevazione del M<strong>in</strong>istero dell’Istruzione<br />

per l’a.s. 2002/<strong>2003</strong>, è possibile osservare le scelte dei ragazzi stranieri<br />

proprio di fronte al ventaglio d’offerta formativa a livello di istruzione secondaria<br />

superiore: anche nel caso trent<strong>in</strong>o, come <strong>in</strong> quello nazionale, si riscontra<br />

la prevalente tendenza degli studenti stranieri a privilegiare gli istituti tecnici<br />

e professionali (nel 75% dei casi, contro il 48% fatto registrare nel complesso<br />

della popolazione scolastica), rispetto all’istruzione classica, scientifica e<br />

magistrale; l’orientamento più diffuso, cioè, è quello di <strong>in</strong>traprendere percorsi<br />

di studio che forniscono un titolo di più immediata spendibilità nel mercato del<br />

lavoro, e che spesso prevedono anche una durata m<strong>in</strong>ore.

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