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Immigrazione in Trentino 2003_Infosociale 7.pdf - Cinformi

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4.5 La cura come lavoro: le aiutanti domiciliari straniere <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o<br />

In un panorama migratorio sempre più ampio ed articolato le aiutanti domiciliari,<br />

note anche come “badanti”, costituiscono ormai una presenza consolidata:<br />

da tempo, <strong>in</strong>fatti, sono numerose anche <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o le lavoratrici<br />

straniere, <strong>in</strong> molti casi provenienti dai paesi dell’est europeo, impiegate dalle<br />

famiglie per l’assistenza e la cura degli anziani. Si conosce poco, però, della<br />

condizione di queste donne, che migrano sole, allontanandosi dalle loro famiglie<br />

e affrontando la permanenza nel nostro paese <strong>in</strong> apparente isolamento.<br />

Dopo alcune s<strong>in</strong>tetiche considerazioni sul lavoro di assistenza agli anziani, si<br />

<strong>in</strong>tende ragionare su aspetti più specifici dell’esperienza di queste lavoratrici<br />

straniere, quali le radici familiari della scelta migratoria e il ruolo dei legami<br />

che le donne str<strong>in</strong>gono <strong>in</strong> migrazione. 1<br />

L’assistenza agli anziani<br />

Le aiutanti domiciliari costituiscono uno specifico segmento della popolazione<br />

immigrata presente nel nostro paese: sono donne straniere che si<br />

trasferiscono <strong>in</strong> Italia alla ricerca di lavoro e qui trovano una particolare collocazione<br />

lavorativa, soddisfacendo la domanda espressa da strati sempre più<br />

ampi della nostra società. A impiegare le aiutanti domiciliari sono le famiglie,<br />

costrette ad affrontare le esigenze di cura e di assistenza dei loro componenti<br />

più anziani, <strong>in</strong> una fase <strong>in</strong> cui tali esigenze si <strong>in</strong>tensificano e si scontrano con<br />

strutture familiari e modelli lavorativi e sociali <strong>in</strong>adeguati a sostenerle. La<br />

varietà dei percorsi di vita e di convivenza familiare e la rigidità delle strutture<br />

economiche e sociali fanno della società italiana un luogo dove non sempre<br />

risulta facile conciliare ed assolvere molte funzioni: la famiglia, isolata e<br />

sempre più debole, è costretta, perciò, a ricorrere ad aiuti esterni per provvedere<br />

a compiti, come l’assistenza agli anziani, che non riesce più ad affrontare.<br />

Le lavoratrici immigrate si rivelano <strong>in</strong>sostituibili, tanto da rappresentare<br />

1 Questo breve saggio è frutto della ricerca empirica svolta tra il 2001 e il 2002 per la tesi di laurea dal titolo<br />

“Profili migratori. Le badanti dell’est <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o”, discussa nel febbraio <strong>2003</strong> presso la Facoltà di Sociologia<br />

dell’Università di Trento. Nel corso della ricerca, condotta con metodi di tipo qualitativo, sono state raccolte<br />

attraverso <strong>in</strong>terviste libere <strong>in</strong> profondità le storie di vita di alcune donne immigrate, <strong>in</strong> buona parte impegnate<br />

nell’assistenza agli anziani e provenienti dall’Europa dell’est, <strong>in</strong> particolare da Moldavia, Polonia,<br />

Romania, Russia e Ucra<strong>in</strong>a. L’<strong>in</strong>tervista non strutturata <strong>in</strong> profondità si è configurata come l’unico metodo<br />

utile per ottenere dalle immigrate <strong>in</strong>formazioni altrimenti irraggiungibili, <strong>in</strong> quanto ha garantito loro la possibilità<br />

di dichiararsi liberamente. Nel testo sono riportati numerosi brani tratti dalle <strong>in</strong>terviste realizzate,<br />

che permettono di cogliere con maggiore vividezza e fedeltà la prospettiva e le impressioni delle donne; le<br />

parole delle <strong>in</strong>tervistate sono riferite così come sono state pronunciate, senza modifiche o correzioni.<br />

207<br />

<strong>in</strong>fosociale 7

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