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APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE - Camice d'Oro

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◦ durante la crisi emolitica vengono messi in circolo continuamente reticolociti, che sono più attivi dei<br />

globuli rossi normali, quindi il test sarebbe invalidato da questo<br />

SFEROCITOSI ERE<strong>DI</strong>TARIA<br />

La sferocitosi ereditaria (eredità dominante, 1/5000, prevalenza 1% in Europa) è una anemia emolitica congenita<br />

provocata da un difetto intrinseco dell'eritrocita che si manifesta negli eterozigoti.<br />

Dall'azione reciproca tra questo intrinseco difetto e il particolare sistema di filtro della milza deriva una prematura<br />

distruzione degli eritrociti.<br />

Gli eritrociti anormali sono sferici e vengono intrappolati nella milza dove essi sono ulteriormente modificati<br />

(“condizionati”) e alla fine distrutti.<br />

La splenectomia è curativa malgrado la persistenza dell'intrinseco difetto ereditario (soprattutto nei bambini la<br />

splenectomia può dar luogo a aumentata suscettibilità alle infezioni).<br />

Difetto della membrana nella sferocitosi ereditaria<br />

Il difetto risiede nella membrana. Si manifesta con una diminuzione nell'area della superficie di membrana, con uno<br />

specifico aumento della permeabilità di membrana al sodio, con una maggiore rigidità della membrana e con una<br />

diminuzione quantitativa dei lipidi di membrana.<br />

Si ritiene che sia alterata una proteina di membrana associata ai lipidi e correlata al trasporto del sodio.<br />

Effetti dell'eritrostasi splenica<br />

Il risultato di questo difetto intrinseco della membrana è uno sferocita con un esterno rigido e con un interno viscoso.<br />

Quando viene intrappolato nella milza ed esposto al basso pH e al basso pO2, sia la sferoidicità sia la rigidità sono<br />

aumentate.<br />

Sebbene le necessità di estrusione attiva del sodio siano soddisfatte da una aumentata velocità glicolitica di queste<br />

cellule in circolo, tali necessità non sono soddisfatte nelle condizioni di eritrostasi che si verificano nella milza.<br />

Con la deplezione energetica la regolazione attiva del flusso dei cationi e perciò il controllo del volume è perduto, la<br />

membrana perde le sue essenziali proprietà di permeabilità e nella agonia cellulare vi è una progressiva perdita dei lipidi<br />

di membrana.<br />

Distruzione degli eritrociti nella sferocitosi ereditaria<br />

Dopo ripetute esposizioni a tali condizioni nella milza, gli sferociti sono danneggiati irreversibilmente.<br />

Le cellule “condizionate” sono riconoscibili come una popolazione percentualmente minore di cellule altamente<br />

sferoidali e osmoticamente fragili nel sangue periferico.<br />

Esse sono più soggette ad essere intrappolate e all'eritrostasi nella milza.<br />

Alla fine esse sono incapaci di fuoriuscire dalla milza e subiscono l'emolisi all'interno della polpa splenica.<br />

Diagnosi<br />

Attraverso una curva di fragilità osmotica: si sottopongono i globuli rossi a diverse concentrazioni di cloruro di sodio e<br />

misurando la quota di emolisi (emoglobina liberata) alle diverse concentrazioni => si osserva che circa 1% dei soggetti<br />

hanno una fragilità osmotica aumentata (osservata in donatori di sangue).<br />

Difetti genetici<br />

Le proteine alterate possono essere le proteine associate alla membrana l'anchirina (difetto più frequentemente<br />

riscontrato), la banda 3, la spectrina, la banda 4.1.<br />

Patogenesi<br />

Il globulo rosso all'esterno è molto rigido, perché perde lipidi, all'interno è iperosmotico perché la permeabilità al sodio<br />

è aumentata => quando viene intrappolato nella milza, esposta quindi a basso pH e basso glucosio, aumenta la sfericità<br />

perché in quello stato va in sofferenza energetica e le pompe di membrana diventano carenti => ogni passaggio nella<br />

milza comporta un danno di membrana => alla fine sono incapaci di fuoriuscire dalla milza e si ha emolisi splenica<br />

Quadro clinico<br />

• anemia emolitica probabilmente accompagnata da emissione di reticolociti<br />

• ittero (blando)<br />

• calcoli biliari di bilirubina<br />

• splenomegalia<br />

• ulcere<br />

• dolori addominali<br />

• alterazioni scheletriche (per forte stimolazione eritropoietica)<br />

Appunti di Patologia Generale – Pag, 144

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