APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE - Camice d'Oro
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• Riconoscibilissimo per il nucleo, che nel granulocita neutrofilo è suddiviso in due-cinque lobi connessi da un<br />
filamento (non si sa il perché di questo)<br />
• Può emettere pseudopodi per "abbracciare" il microbo => rilascia granuli => fagocitosi<br />
Leucocitosi = aumento di globuli bianchi<br />
Neutrofilia = aumento di neutrofili<br />
Linfocitosi = aumento dei globuli bianchi, in particolare dei linfociti<br />
Granulocita eosinofilo<br />
• Vive più a lungo del neutrofilo, ed è quindi anche meglio “equipaggiato” di reticolo endoplasmatico e di<br />
mitocondri. Se stimolato, produce un’esplosione respiratoria più grande del neutrofilo: risponde, infatti, ad<br />
invasori più grandi, essendo la sua azione difensiva diretta nei confronti di infestioni parassitarie (potremmo<br />
ricordarlo come un killer dei vermi!).<br />
• Nel sangue: 2-3 eosinofili ogni 55 neutrofili. Nei tessuti gli eosinofili sono molto diffusi, specialmente ove<br />
abbondano i mastociti, come nella mucosa del tratto gastroenterico (sembra inattivino l’istamina liberata<br />
durante le reazioni allergiche di tipo anafilattico causate da anticorpi IgE. A meno che non stiano lì ad aspettare<br />
i vermi!)<br />
• I granuli degli eosinofili contengono proteine cationiche, cioè cariche positivamente (un fatto che si accorda<br />
con la loro affinità con il colorante acido eosina), con cui si legano a molecole cariche negativamente della<br />
membrana di cellule parassitarie:<br />
◦ PBM (proteina basica maggiore) = occupa tutta la porzione centrale di un granulo, come un cristallo, è<br />
molto lesiva<br />
◦ Proteina cationica degli eosinofili<br />
• Nei soggetti allergici è presente una certa eosinofilia (non si sa perché) e forse in questo caso gli eosinofili<br />
fanno più danno che beneficio, ad es. nell'asma.<br />
Granulocita basofilo e mastocita => intervengono nelle reazioni allergiche<br />
• Le mast-zellen (o mastociti) si trovano sia nelle mucose (soprattutto quella intestinale), sia nel connettivo<br />
della maggior parte dei tessuti ed organi, come elementi cellulari derivati da un precursore midollare comune.<br />
Ricchi di granuli contenenti ISTAMINA e altri mediatori dell’infiammazione: PAF e diverse citochine,<br />
compreso il TNF-α. Contengono inoltre eparina e proteoglicani per immagazzinare i mediatori senza che<br />
questi siano dannosi per la cellula. Iperplasia delle mast-zellen mucosali nelle infestioni parassitarie.<br />
• I basofili sono leucociti del sangue circolante. Anch’essi, come le mast-zellen, sono ricchi di granuli di<br />
ISTAMINA, eparina e numerosi enzimi. Esprimono sulla loro superficie recettori per le IgE. Rappresentano il<br />
corrispettivo “circolante” delle mast-zellen tissutali: pur avendo precursori diversi, basofili e mast-zellen hanno<br />
struttura e funzioni simili.<br />
Monociti e macrofagi<br />
• I monociti e i macrofagi rappresentano due fasi della stessa cellula, la fase circolante e la fase tissutale.<br />
Nell’infiammazione fanno la loro comparsa come una seconda ondata di cellule, per portare a termine ciò che i<br />
neutrofili avevano incominciato. Nella cronicizzazione della flogosi, subentrano definitivamente ai neutrofili.<br />
Sono, quindi, le cellule protagoniste della flogosi cronica.<br />
• Molte attività: fagocitosi, immunità, angiogenesi, fibrosi, eliminazione dei rifiuti, secrezione di una vasta<br />
gamma di proteine, induzione della febbre e di altre reazioni generali dell’organismo nella flogosi.<br />
Ricordiamoci che SONO MACROFAGI anche:<br />
• le cellule giganti dell’infiammazione cronica<br />
• le cellule schiumose dell’aterosclerosi<br />
• le cellule che producono TNF (detto anche cachettina) per i suoi effetti generali<br />
• Inoltre:<br />
◦ i macrofagi dei siti extravascolari dei tessuti sono denominati anche istiociti<br />
◦ Sono macrofagi gli osteoclasti del midollo osseo, le cellule di Kupffer dei sinusoidi epatici, le cellule<br />
microgliali del cervello.<br />
Piastrine<br />
• Indispensabili per interrompere le emorragie, chiudendo le lesioni endoteliali formando il primo tappo<br />
emosatico, e per mantenere l’integrità dell’endotelio.<br />
• All’infiammazione partecipano col rilascio di 19 diversi tipi di molecole.<br />
• sono presenti nell'infiammazione perché spessissimo ci sono vasi troncati (nella flogosi il danno tissutale è<br />
Appunti di Patologia Generale – Pag, 91