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APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE - Camice d'Oro

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Una forma subdola di botulismo è quella infantile nella quale spore di Cl. botulinum, assunte con cibo contaminato,<br />

germinano nell’intestino del neonato ancora privo di una normale flora batterica competitiva.<br />

Importante per la conservazione e la propagazione di Cl. botulinum, è il botulismo degli uccelli.<br />

Studi sul meccanismo delle tossine tetanica e botulinica<br />

1892 Bruschettini (allievo di Tizzoni a Bologna) stabilisce la progressione retrograda della tossina tetanica lungo<br />

l’assone del motoneurone.<br />

La tossina tetanica non si arresta a livello della giunzione neuromuscolare, ma giunge all’interneurone inibitorio e<br />

blocca il rilascio di neurotrasmettitori inibitori.<br />

1949 Burgen, Dickens e Zatman al Meddlesex Hospital Medical School di Londra dimostrano che la tossina botulinica<br />

blocca la liberazione di acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare<br />

Tale scoperta ha promosso l’impiego della tossina botulinica come farmaco anticontratturante (blefarospasmo,<br />

strabismo, torcicollo, disfonia, patologie dei grandi muscoli dorsali e degli arti).<br />

Struttura delle tossine tetanica e botulinica<br />

• Prodotte come singole catene polipeptidiche di 150 kDa, prive di attività<br />

• Proteasi batteriche o tissutali tagliano in un singolo punto trasformandole in tossine bicatenarie: catena H (100<br />

kDa) e catena L (50 kDa), legate da un ponte di disolfuro<br />

Legame alle cellule nervose<br />

Cellule nervose (ad esempio cellule di feocromocitoma differenziate in vitro in senso neuronale con NGF) esprimono<br />

una proteina di membrana di 20 kDa che interagisce specificamente con la catena H della tossina tetanica.<br />

Altri dati indicano il ruolo di gangliosidi nel legare quantità anche assai piccole di tossina tetanica.<br />

Meccanismo di azione delle neurotossine<br />

Le catene H legano le cellule nervose o le vescicole sinaptiche.<br />

Le catene L delle due neurotossine bloccano il rilascio di neurotrasmettitori:<br />

• la botulinica blocca il rilascio dell’acetilcolina dalla giunzione neuromuscolare => paralisi flaccida<br />

• si distribuisce per via ematogena a tutte le terminazioni colinergiche<br />

• effetto simile al curaro, ma questo agisce postinapticamente impedendo il legame di Ach coi recettori<br />

• la tetanica blocca il rilascio della glicina (neurotrasmettitore inibitore) dal neurone intermedio e dalla cellula di<br />

Renshaw a livello delle corna anteriori del midollo spinale, che normalmente determina il rilasciamento del<br />

muscolo antagonista a quello contratto => paralisi spastica<br />

• quindi la sede di azione della tossina tetanica è il midollo spinale, per progressione lungo il neurone<br />

motorio<br />

Azione molecolare delle catene L<br />

• Un breve segmento al centro della catena L ha omologia di sequenza con le metallo-endopeptidasi a Zn.<br />

◦ His, Glu, aa, aa, His (HExxH, con il simbolo monoletterale)<br />

• Le Zn-endopeptidasi costituiscono una larga famiglia di proteasi comprendente gli enzimi che agiscono sui<br />

peptidi attivi sulla pressione (enzima ACE), nella degradazione delle encefaline, gli enzimi leucocitari, le<br />

proteasi di invasione dei tumori e delle metastasi.<br />

Substrati dell’azione endopeptidasica delle catene L delle due tossine<br />

I bersagli specifici dell’azione endopeptidasica delle due tossine sono:<br />

• La sinaptobrevina per la tossina tetanica e per le tossine botuliniche B, D ed F.<br />

• La SNAP-25 per le tossine botuliniche A ed E<br />

• La sintaxina per la tossina botulinica C<br />

Sono le proteine responsabili della liberazione dei neurotrasmettitori interessati nello spazio sinaptico e vengono<br />

Appunti di Patologia Generale – Pag, 161

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