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APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE - Camice d'Oro

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L'APOPTOSI<br />

Sino a 20-25 anni fa si riteneva che la morte della cellula fosse solo dovuta a danno. Invece può anche essere<br />

puntiforme, ordinata e programmata, con la partecipazione della cellula interessata.<br />

L'apoptosi può insorgere spontaneamente, è stata osservata morfologicamente nel 1972 per la prima volta, ma passarono<br />

10-15 anni prima che la scoperta fosse presa in considerazione: è stata studiata a partire dagli anni '90.<br />

Apoptosi = apò (allontanamento) + ptosi (caduta) => caduta e allontanamento, come accade per le foglie di un albero.<br />

In genere riguarda uno o pochi elementi cellulari per volta.<br />

Comportamento della cellula apoptotica<br />

1) Isolamento: la cellula normalmente ha giunzioni con quelle vicine, la prima cosa che fa è ritirarle e perdere<br />

tutte le strutture specializzate di superficie<br />

2) Coartazione: la cellula si restringe perdendo liquido fino a circa il 50% del volume, senza spargere il proprio<br />

contenuto all'esterno (anche gli organelli fanno lo stesso). Si formano delle bolle piene d'acqua che si fondono<br />

con la membrana determinando perdita del contenuto liquido della cellula.<br />

• le proteine di membrana si transglutaminano diventando insolubili => diventano un'impalcatura cellulare<br />

subito sotto la membrana che impedisce il passaggio di materiale all'esterno della cellula<br />

• il DNA è frammentato a livello delle giunzioni nucleosomiche, i frammenti sono discreti (circa 200bp,<br />

mentre nella necrosi la digestione è diffusa casualmente => all'esame elettroforetico si riconoscono delle<br />

lunghezze a gradini/a bande ben riconoscibili se si tratta di apoptosi, lunghezze diffuse casualmente se si<br />

tratta di necrosi)<br />

• gli enzimi più studiati chiamati in causa sono:<br />

• NUK18 (nucleasi attiva nell'apoptosi) = agisce a pH neutro, è calcio-magnesio dipendente, inattivato<br />

da zinco. Studiato in vitro in timociti stimolati con alta concentrazione di corticosteroidi che induce<br />

apoptosi.<br />

• DNAasi I = in vitro non produce una frammentazione discreta, non si è convinti del suo ruolo<br />

nell'apoptosi<br />

• DNAasi II = agisce a pH acido (e non a pH neutro come nell'apoptosi), non si è convinti del suo ruolo<br />

nell'apoptosi<br />

• Caspasi = enzimi che sono capaci di digerire quasi tutti i tipi di molecole della cellula, si attivano a<br />

cascata<br />

3) Frammentazione: la cellula si frammenta in 2-3 corpi apoptotici<br />

4) La cellula viene fagocitata da fagociti specializzati, ma anche da cellule vicine (cannibalismo, sono le cellule<br />

dello stesso tessuto, che fino a poco prima erano "sorelle") stimolate da segnali di "magiami!" rilasciati dalla<br />

cellula apoptotica<br />

Esistono almeno 11 segnali di "mangiami!", quelli sicuri sono:<br />

1. recettori per la vitronectina<br />

2. esposizione della fosfatidilserina (normalmente stra nello strato interno della membrana cellulare)<br />

3. anche molecole di tipo lectinico (che legano zuccheri) sui fagociti potrebbero essere responsabili del<br />

riconoscimento di oligosaccaridi presenti sulla cellula apoptotica<br />

5) Alla fine non resta nulla della cellula apoptotica, i corpi apoptotici durano dalle 4 alle 9 ore (sono quindi<br />

difficili da identificare, per questo la loro scoperta è recente). Non c'è infiammazione e non resta nessuna<br />

traccia.<br />

Le cellule apoptotiche appaiono rotonde, ovalari, intensamente eosinofile.<br />

Funzione dell'apoptosi<br />

Nell'adulto:<br />

− bilancia la mitosi per mantenere l'omeostasi tissutale<br />

− elimina cellule senescenti o malfunzionanti (non si sviluppano molti tumori per questo)<br />

Nell'embrione:<br />

− ha il ruolo di "scultore" dell'organismo (per es. per la cavitazione degli organi che nascono come cordoni<br />

solidi)<br />

− per eliminare membrane come quelle interdigitali<br />

− per eliminare neuroni che non hanno stretto rapporti con l'organo bersaglio (i neuroni nell'embrione sono il<br />

doppio rispetto al neonato)<br />

− il NGF (nerve growth factor, scoperto da Rita Levi Montalcini nel 1966, per questo ha ricevuto il Nobel) è<br />

un fattore antiapoptotico => mantiene repressi geni killer, se manca si dereprimono provocando apoptosi<br />

− esperimenti di Hamburger = tagliava gli arti ad embrioni => i neuroni che dovevano stringere rapporti con<br />

quelle sedi morivano<br />

Altri ruoli dell'apoptosi:<br />

Appunti di Patologia Generale – Pag, 18

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