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APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE - Camice d'Oro

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▪ distrugge la laminarità del flusso e spinge e costringe le piastrine al contatto con l’endotelio<br />

▪ favorisce il danno endoteliale<br />

◦ Si verifica turbolenza:<br />

▪ in arterie con placche<br />

▪ in arterie aneurismatiche<br />

− Il flusso turbolento dà trombi arteriosi<br />

− Il flusso rallentato (stasi) dà trombi venosi e cardiaci<br />

Ipercoagulabilità<br />

• Primitiva:<br />

◦ per difetti genetici (ad esempio: deficienza ereditaria di anticoagulanti come proteina S o antitrombina III.<br />

Difetti rari ma importanti)<br />

• Secondaria a:<br />

◦ Aumento della concentrazione di fibrinogeno nelle risposte di fase acuta<br />

◦ Aumento della concentrazione di fibrinogeno e di protrombina nei trattamenti con anticoncezionali orali<br />

estrogenici<br />

◦ Anticorpi anti-fosfolipidi (contro i fosfolipidi delle piastrine). Di sempre più frequente riscontro<br />

◦ interventi chirurgici (lesioni ai tessuti)<br />

◦ ustioni con ampio danno tessutale<br />

◦ prolungata degenza a letto e immobilità (un tempo i degenti restavano a letto a lungo e succedeva che<br />

appena si alzavano si staccavano i trombi formati nelle vene e morivano poco dopo. Oggi si cerca di far<br />

muovere i pazienti il prima possibile)<br />

◦ gravidanza avanzata<br />

◦ insufficienza cardiaca<br />

◦ gravi traumi (soprattutto per schiacciamento)<br />

◦ cancro diffuso<br />

◦ protesi valvolari cardiache<br />

Colore dei trombi<br />

• Trombi arteriosi: prevalentemente bianchi. Parietali o occlusivi<br />

• Trombi cardiaci: con strie di Zahn<br />

◦ le strie bianche e rosse si formano per fenomeni di stasi, ma anche per turbolenza<br />

• Trombi venosi: rossi (sono infarciti di globuli rossi). Sono quasi sempre occlusivi, con la coda che può<br />

staccarsi e costituire un embolo<br />

Nelle autopsie si deve comprendere se i trombi si sono formati prima o dopo la morte, quindi per comprendere se sono<br />

stati la causa di morte:<br />

− i trombi formati post-mortem hanno un aspetto "a gelatina di ribes" (perché vischiosi, appiccicosi, gelatinosi),<br />

inoltre si rileva una tendenza alla separazione in fasi del sangue, il colore è rosso-violaceo<br />

− i trombi formati in vivo hanno un aspetto compatto e non c'è separazione di fasi<br />

Evoluzione del trombo<br />

• Occlusione (fenomeno più frequente): accumulo di quantità crescenti di piastrine e fibrina fino all’occlusione<br />

del vaso<br />

• Embolizzazione: per frammentazione o distacco => nel momento in cui si stacca non si chiama più trombo, ma<br />

embolo<br />

• Organizzazione e ricanalizzazione = succede soprattutto nei grossi trombi: formano canalicoli che consentono,<br />

se pur in maniera ridotta, il passaggio di sangue<br />

• Dissoluzione e risoluzione per attività fibrinolitica: anche questa è una possibile evoluzione, ovviamente la più<br />

auspicabile => guarigione<br />

Importanza clinica del trombo<br />

• Provoca ostruzione di arterie o vene<br />

• E’ fonte di emboli<br />

Appunti di Patologia Generale – Pag, 69

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