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APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE - Camice d'Oro

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<strong>PATOLOGIA</strong> DELLA TRADUZIONE<br />

E' quel processo attraverso il quale viene tradotto dell'mRNA in proteine, negli eucarioti avviene nel reticolo<br />

endoplasmatico rugoso.<br />

Vi sono differenze tra i sistemi procariotici ed eucariotici:<br />

• Ribosomi procarioti: 70S (30S+50S)<br />

• Ribosomi eucarioti: 80S (40S+60S)<br />

• Procarioti ed eucarioti hanno enzimi di iniziazione ed elongazione differenti => diverse sostanze agiscono sui<br />

due tipi.<br />

• I mitocondri hanno un sistema simil-batterico per quanto riguarda ribosomi ed enzimi.<br />

Pertanto diverse sostanze agiscono diversamente su procarioti ed eucarioti.<br />

Tappe della sintesi proteica eucariotica<br />

• Fase di inizio<br />

◦ mRNA si porta al reticolo endoplasmatico<br />

◦ mRNA si lega alla subunità 40S (che ha legato preventivamente alcuni fattori di inizio eIF) formando il<br />

complesso di pre-inizio<br />

◦ si aggiunge al sito P l'aminoacil-tRNA iniziatore (metionil-tRNA) con legato eIF-2 e GTP<br />

◦ vengono rilasciati i fattori di inizio (GTP è idrolizzato) e il ribosoma si posiziona sul codone di inizio<br />

(AUG)<br />

◦ si lega la subunità 60S => si è formato il complesso di inizio<br />

• Fase di allungamento<br />

◦ eEF-1 si aggiunge => lega il 2° aminoacil-tRNA al sito A<br />

◦ attività peptidiltrasferasica intrinseca alla subunità 60S del ribosoma forma il primo dipeptide, collocato<br />

sul sito A<br />

◦ eEF-2 trasloca il peptidil-tRNA dal sito A al sito P => il sito A si libera<br />

◦ si aggiungono altri aminoacil-tRNA e la catena si allunga<br />

◦ i fattori di allungamento portano GTP, che viene idrolizzato dopo l'utilizzo a GDP => per un nuovo ciclo<br />

deve essere nuovamente scambiato con GTP => ci sono delle protein chinasi che possono fosforilare i<br />

fattori di allungamento rendendo impossibile questo scambio e regolando così la traduzione proteica<br />

• Fase di terminazione<br />

◦ al raggiungimento del codone di stop (UAG, UGA, UAA) => al posto dell'aminoacil-tRNA si lega il<br />

fattore di rilascio eRF-1 => rilascio della catena polipeptidica e dissociazione del ribosoma dal mRNA<br />

Nei procarioti il processo è simile, ma alcuni aspetti e tutti i fattori sono diversi:<br />

• IF-2 lega GTP e la subunità 30S del ribosoma<br />

• il primo aminoacido inserito è formilmetionina<br />

• EF-Tu = analogo di eEF-1<br />

• EF-G = analogo di eEF-2<br />

• ci sono 2 fattori di rilascio (RF-1 e 2)<br />

• assenza di regolazione della traduzione da fosforilazione dei fattori di allungamento<br />

Sia negli eucarioti che nei procarioti ogni mRNA può essere tradotto simultaneamente da più ribosomi.<br />

Inibitori della traduzione<br />

• Gli inibitori della sintesi proteica possono agire specificamente sulle singole tappe della traduzione.<br />

• Proprio la specificità della loro azione ne consente l'impiego nella ricerca biochimica come mezzi per<br />

frazionare in eventi singoli il concatenato processo della sintesi proteica.<br />

• Alcuni sono inibitori specifici per il sistema procariotico e ciò consente il loro impiego come farmaci<br />

antibatterici ad elevato coefficiente terapeutico.<br />

• Altri sono attivi sia nel sistema procariotico che in quello eucariotico, come gli antibiotici del gruppo delle<br />

tetracicline o il cloramfenicolo e ciò spiega la loro relativa tossicità per l'uomo.<br />

• Infine altre sostanze sono inibitori specifici del sistema eucariotico (per i ribosomi 80S o per gli enzimi degli<br />

animali e delle piante superiori) e come tali sono potenti veleni anche per l'uomo, come la tossina difterica, la<br />

shiga-tossina, la ricina e altre tossine vegetali<br />

• Tutti gli antibiotici e altri inibitori delle sintesi proteiche agiscono legandosi in proporzioni equimolecolari con<br />

i componenti del sistema (ribosomi o loro subunità, enzimi o acidi nucleici) e quindi sono efficaci a<br />

concentrazioni eguali o superiori a quelle del loro bersaglio biochimico.<br />

Appunti di Patologia Generale – Pag, 50

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