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NICOLA TANDA
contrassegnato il clima, che precede e segue la guerra, e formato
tanti scrittori, non ultimo Dessì.
Alla schiera dei narratori che aspirano ad una scrittura raffinata
ed elegante, risultato di una cultura letteraria che ha attinto
ai migliori modelli europei sono da ascrivere la serie di
prove narrative di Nanni Guiso. Il tema del viaggio, percorso
interiore e percorso della memoria era alla base di Moto a luogo
e di Taci, cuor mio, nel quale l’autore si liberava della nostalgia
di alcuni miti dell’infanzia. Infine, in Il capriccio e l’amore, non
si avvale della memoria ma rivolge il suo sguardo ironico al
mondo delle relazioni umane dove scopre, col suo occhio palazzeschiano,
un ruotare dei sentimenti che continuamente alterna
l’amore ai capricci e i capricci all’amore. La carica ironica
della scrittura sempre dirompente, riesce a dominare con la sua
verve anche la pagina di partecipazione tenera e sentimentale
Dal linguaggio intenso e sperimentale della poesia Grazia
Maria Poddighe approda alla narrazione, nel volume La miniera
che raccoglie una serie di racconti e di poemetti. La storia di
una comunità di minatori della Nurra è vista attraverso gli occhi
dell’infanzia e del suo difficile evolversi verso una precaria
maturità. Il nucleo generativo dei testi narrativi e poetici è
nell’accettazione e nel riconoscimento che il sottosuolo è dentro
di noi e non ammette di essere ignorato o giustificato. Nella
peculiare tramatura poetica e narrativa, affiora la crudeltà, la
causalità e la forza disperata dell’esistenza in lotta con le cose e
con se stessa. La scrittura non concede spazio all’idillio e rende