16.06.2013 Views

versione pdf - Sardegna DigitalLibrary

versione pdf - Sardegna DigitalLibrary

versione pdf - Sardegna DigitalLibrary

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

214<br />

NICOLA TANDA<br />

tà contemporanea e lo fa con estrema consapevolezza e libertà.<br />

Con la sua scelta egli intende testimoniare la differenza, farci avvertire<br />

l’irriducibile diversità dell’alterità e la irreeltà del presente,<br />

poiché lo sguardo all’indietro ha una funzione rassicurante e in<br />

parte straniante che aiuta a prendere coscienza del presente.<br />

Queste considerazioni implicano una concezione della lingua<br />

intesa come insieme di parlanti e di scriventi. Una concezione<br />

che conduce ad uno studio diverso della fenomenologia letteraria,<br />

che non può essere inclusa in modo semplice nei vecchi termini<br />

della storia della letteratura in una lingua ma, semmai, in<br />

quelli nuovi di storia della comunicazione letteraria, di uno studio<br />

cioè della produzione ma anche della circolazione dei testi<br />

letterari in uno spazio storicamente circoscritto e in situazioni<br />

complesse di plurilinguismo e di pluriculturalismo.<br />

Insomma qualcosa di assai diverso da quanto avveniva agli<br />

inizi dell’Ottocento quando, in conseguenza della crisi linguistica<br />

del Settecento, si poneva il problema dell’italiano e della letteratura<br />

italiana come unico possibile indicatore dell’unità della<br />

nazione italiana. Allorché il Monti, nella sua Proposta di alcune<br />

correzioni e aggiunte al vocabolario della Crusca, additava appunto<br />

la via mediana dell’italiano letterario aprendo la strada alla<br />

soluzione adottata poi di fatto, con straordinario favore di consensi,<br />

dal Manzoni. Una concezione della lingua e della letteratura<br />

italiana che non corrispondeva a quella che aveva maturato nel<br />

frattempo l’Ascoli il quale riteneva invece che si dovessero fare i<br />

conti con la situazione reale dei dialetti e delle culture regionali.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!