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NICOLA TANDA
villaggi che sono posti tra il fiume Logone e il Charj e il lago
Ciad nella parte meridionale dello Stato ma che hanno il loro
centro di gestione nella Missione cattolica della città di Bongor,
e in particolare quello delle etnie Masa e Marva.
Le scuole comunitarie sono state create e gestite dai genitori
degli alunni là dove non esistono altre scuole. I calendari e i
programmi sono adattati ai bisogni dei villaggi. Gli insegnanti
sono remunerati dai genitori. Il ciclo di studi è di sei anni come
la scuola primaria di Stato. La scuola comunitaria ha
l’appoggio del BELACAD per quel che concerne la formazione
e il materiale pedagogico ed è estremamente importante il
concetto o la finalità che la scuola è del villaggio e per il villaggio.
L’esperimento, soprattutto dal punto di vista pedagogico e
linguistico, era senz’altro positivo e assai avanzato. Si poteva,
dal mio punto di vista, osservare che non veniva adeguatamente
promossa e curata la creatività e quindi la produzione letteraria
nella lingua locale, insieme ai linguaggi artistici non verbali,
dall’arte all’artigianato, alla danza, al canto, alla musica.
Inoltre si poteva osservare che la tradizione letteraria orale veniva
di solito raccolta ancora nella lingua francese, mentre sarebbe
stato auspicabile un programma per esplorarla e raccoglierla
nella lingua locale, anche con testo francese, come avviene
talora per l’insegnamento della lingua.
Avrebbero dovuto, per quel che riguarda la mia esperienza,
istituire forme di promozione della comunicazione letteraria
nella lingua locale in modo da produrre testi che potessero co-