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Un’odissea de rimas nobas 43<br />
pretazione storica e la critica estetica coincidevano, e affermava che la<br />
storia della critica d’arte ‘consisteva nell’illustrazione dei rapporti tra arte<br />
e gusto in ciascun artista, dell’azione dell’arte sul gusto, e delle reazioni<br />
del gusto sull’arte’. Appare evidente che con queste formulazioni e con la<br />
necessità dichiarata dell’esperienza artistica, Lionello Venturi si portava al<br />
di là dei postulati crociani o, a dir meglio, li ampliava proprio attraverso<br />
l’esperienza critica del fare artistico. In definitiva, se per il Croce la storia<br />
era la coscienza dell’atto, per il Venturi la storia dell’arte poteva e doveva<br />
essere anche nel significato che scaturiva da un procedimento di sviluppo<br />
di tutte quelle cose che non erano l’arte, cioè, per dirla in termini crociani,<br />
che non erano l’intuizione fantastica, ma che pure di essa erano le<br />
componenti. Era una coscienza del valore dell’esperienza, una sensibilità<br />
al fare artistico e, con questi presupposti, il Venturi sarebbe stato indotto<br />
in seguito a rimproverare al Croce quella specie di iato che si avvertiva<br />
nella sua teorizzazione estetica, al momento culminante della creazione,<br />
tra il fare e l’intuire, iato determinato dal fatto di non aver tenuto conto<br />
della tecnica, dei materiali, degli elementi della visione, di quelle componenti<br />
di gusto insomma, in cui proprio veniva ad agire intenzionalmente<br />
la personalità dell’artista”. (N. Ponente, Prefazione, p. 14-15) /…/”Come<br />
si vede, proprio attraverso la volontà ormai dichiarata di giungere ad una<br />
storia della critica, oltre che attraverso al rivendicazione al critico del giudizio<br />
sull’opera, il Venturi se non ripudiava certo allargava a se stesso i<br />
limiti del pensiero crociano e si avviava a quegli interessi che, da Dewey a<br />
Husserl, avrebbero caratterizzato gli ultimi anni della sua attività” (N.<br />
Ponente, Prefazione, p. 12)<br />
Rosario Assunto, Il concetto di gusto e la filosofia dell’arte, in “Arte oggi”,<br />
1962, n° 13, definisce la Storia della critica d’arte di L. Venturi: “una<br />
storia delle idee estetiche che hanno condizionato i giudizi sull’arte”.<br />
Occorre ricordare che Corrado Maltese è subentrato nella cattedra di<br />
Storia dell’arte moderna di Roma a Giulio Argan il quale, a sua volta, era<br />
subentrato a L. Venturi. Di Corrado Maltese, che ha insegnato per diver-