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128<br />
NICOLA TANDA<br />
pur nella provvisorietà della stesura, rivela tanta e straordinaria<br />
ricchezza di fermenti e di risultati.<br />
Mannigos de memoria di Antonio Cossu è stato scritto, così<br />
lo data l’autore, tra il 1978 e il 1982, ed è stato pubblicato nel<br />
1984. Reca come sottotitolo, Paristoria de una rivoluzione, che<br />
significa favola di una rivoluzione. Narra di una rivoluzione<br />
possibile e augurabile che viene invece attuata da un gruppo di<br />
emigrati che sono costretti a trattenersi nell’isola oltre il tempo<br />
stabilito. A giudicare da quel che è avvenuto in Italia in<br />
quest’ultimo anno, il racconto potrebbe anche non risultare<br />
una favola, ed essere veramente emblematico di una situazione<br />
reale. Anche nel romanzo di Cossu il tema è l’inattualità della<br />
politica e il distacco dalla realtà specialmente se riferita alla<br />
cronaca degli anni della Rinascita, delle speranze che aveva suscitato,<br />
e del suo fallimento. Un piano che doveva rilanciare la<br />
<strong>Sardegna</strong> e che ha consentito invece ad una classe dirigente di<br />
professionisti della politica, nel romanzo, della chiacchiera<br />
nell’aula, negli uffici e al telefono, di lasciare incancrenire una<br />
situazione mal impostata già dall’inizio. Il romanzo, cioè la rivoluzione<br />
di cui racconta il realizzarsi e gli esiti, vuole insomma<br />
rovesciare l’esperienza di tali politici, distaccata dai problemi<br />
e poco cosciente della crescita effettiva di chi, nelle esperienze<br />
di lavoro, ha appreso a confrontarsi con i veri problemi.<br />
Specialmente quelli degli emigrati e delle loro famiglie, venute<br />
in <strong>Sardegna</strong> per trascorrervi le vacanze. Queste si trovano per<br />
caso, alla fine del loro soggiorno, nell’impossibilità di rientrare<br />
per uno sciopero dei traghetti. Decidono allora di sequestrare