versione pdf - Sardegna DigitalLibrary
versione pdf - Sardegna DigitalLibrary
versione pdf - Sardegna DigitalLibrary
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
210<br />
NICOLA TANDA<br />
tabile. Si potrà discutere delle modalità di applicazione di scelte<br />
che più che linguistiche sono di politica linguistica, ma non<br />
della necessità delle scelte. Scelte quindi destinate a rappresentare<br />
e rendere visibile la lingua sarda possibilmente in maniera<br />
univoca, non diversamente da come si presenta attualmente la<br />
lingua italiana che è stata modellata, se ben si ricorda, sul toscano<br />
letterario e sul prestigio di Dante, Petrarca, Boccaccio.<br />
Le ricerche dei linguisti sono oggi più attente di quanto non<br />
fossero nel passato alla lingua parlata e tendono a sottolineare<br />
costantemente il rapporto tra suono e grafema. Si tratta di posizioni<br />
che finiscono per rendere ancora più complesso il problema.<br />
Io, ad esempio, che, come filologo, riconosco alla lingua<br />
sarda una tradizione scritta importante, sarei per una scelta<br />
ortografica di tipo etimologico che consentisse a chiunque abbia<br />
una competenza passiva di una lingua romanza di comprendere<br />
la derivazione romanza di gran parte del lessico. E<br />
tuttavia io stesso, anche se posso come utente esprimere pareri,<br />
fare osservazioni e dare suggerimenti, non posso non dichiararmi<br />
in questo caso poco competente perché non ho gli strumenti<br />
appropriati per giudicare, come fanno tanti ingenuamente,<br />
un progetto di pianificazione linguistica che è specialistico<br />
al massimo. Proprio come se un consigliere comunale<br />
qualunque pretendesse di intervenire sul piano tecnico e non<br />
sul piano politico di un Piano regolatore.<br />
So che tutte le minoranze hanno dovuto affrontare, non<br />
senza patemi d’animo, questa impresa che è considerata necessaria<br />
e che lascia tuttavia al parlante e allo scrivente che non