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Un’odissea de rimas nobas 147
satirica, lirica, I premi in lingua sarda hanno contribuito ad
elevare il livello della produzione letteraria nelle due lingue favorendo
il complesso rapporto di interazione che esste tra il
sistema linguistico e letterario sardo e il sistema linguistico e
letterario italiano. Questo risultato inoltre deve essere messo in
relazione anche con le cresciute esigenze del pubblico e della
critica.
Si deve inoltre fare cenno del Premio letterario nazionale
intitolato a Giuseppe Dessì che, in questi ultimi anni, ha premiato
e segnalato, senz’ombra di sciovinismo, varie opere narrative
e poetiche di autori sardi di sicuro rilievo letterario. Basti
citare Procedura di Salvatore Mannuzzu, che ha avuto il
Premio Dessì prima ancora del Viareggio; Le radici e Arcipelaghi
di Maria Giacobbe, L’apologo del giudice bandito di Sergio
Atzeni, L’oro di Fraus e Il sale sulla ferita di Giulio Angioni, e
Senza un perché di Michele Columbu. Autori che meritano
già, singolarmente, un discorso critico approfondito. Non minore
attenzione meritano tuttavia gli autori di opere in lingua
sarda, e principalmente Sos sinnos di Michelangelo Pira, Mannigos
de memoria di Antonio Cossu, Po cantu Biddanoa di
Benvenuto Lobina e S’istoria di Francesco Masala,.
Nota bibliografica
Per una bibliografia della letteratura del Novecento in Sardegna si
veda di G. Dessì, N.Tanda, Narratori di Sardegna, Milano, Mursia 1965;
Letteratura e lingue in Sardegna, Cagliari – Sassari, Edes 1984; Dal mito