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La città interetnica - libertacivili.it

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Un’autenticamediazionepresupponeuna qualcheformadi dialogoe di relazionefra pari,mentre oggisi configuraspessocome unarelazioneasimmetricaSulla figura del mediatore in Italiapratica applicativa. Il motivo della mediazione, del raccordo ècaratteristico del suo stesso cost<strong>it</strong>uirsi come scienza” (Cives 1973,p. XII). Ne consegue che “l’educatore lavora come mediatoretra il ragazzo e il mondo sociale che lo riguarda (famiglia,gruppo dei pari, figure del controllo sociale…) facil<strong>it</strong>ando lacostruzione o il ripristino di relazioni adeguate, l’elaborazionee la soluzione dei confl<strong>it</strong>ti, l’incontro o il passaggio con nuovedimensioni sociali (inserimento scolastico, inserimento nel mondodel lavoro…). L’educatore è altresì mediatore dell’incontro traun allievo e un comp<strong>it</strong>o di apprendimento diventando uno deivertici del triangolo socio-cogn<strong>it</strong>ivo” (Bertolini 1996, p. 242).In altre sedi ci si è concentrati su questo aspetto, dilatandoi confini classici della figura del mediatore culturale, funzioneche dovrebbe essere centrale in ogni educatore: “l’attiv<strong>it</strong>à dimediatore è propria di ogni insegnante, è una funzione chepervade tutta la professional<strong>it</strong>à pedagogica di chi opera nellascuola, indipendentemente dai bambini che ha di fronte e dallecose che deve insegnare. Insegnante/mediatore è, dunque,ogni insegnante, in quanto professionista della comunicazione”(Fiorucci 2000, p. 96). <strong>La</strong> mediazione si configura quasi sempreall’interno di una relazione asimmetrica in cui due parti occupanoposti differenti nella scala delle relazioni socio-culturali. In realtà,un’autentica mediazione presuppone una qualche forma didialogo, cioè una relazione tra pari, fra soggetti che sono ingrado di far valere la propria soggettiv<strong>it</strong>à, le proprie esigenze,i propri interessi e i propri dir<strong>it</strong>ti.Dialogo interculturale<strong>La</strong> mediazione in Italia<strong>La</strong> mediazione è dunque una strategia che si concretizza adiversi livelli ma è anche e soprattutto una scelta pol<strong>it</strong>ica cheha a che fare con il modello di società che si vuole costruire.Non è indipendente, quindi, dalle pol<strong>it</strong>iche di integrazionemesse in atto a livello nazionale e a livello locale.Il quadro della s<strong>it</strong>uazione <strong>it</strong>aliana che emerge è quello diuna grande varietà di esperienze in termini di pol<strong>it</strong>iche locali,risorse per l’intercultura, pratiche innovative. A fianco dellestrutture e dei servizi che fin dal primo momento sono staticoinvolti dalle migrazioni, e dove il tema dell’intercultural<strong>it</strong>à haavuto la possibil<strong>it</strong>à di sedimentarsi, esistono altri servizi che, acausa di resistenze e rigid<strong>it</strong>à, scontano maggiori r<strong>it</strong>ardi nelpercorso di adeguamento delle proprie metodologie operativeper tentare di rispondere a un’utenza sempre più complessa. Iservizi, tuttavia, hanno bisogno di essere sostenuti adeguatamente(in termini economici e di personale) da parte del Governo elibertàcivili2011 luglio-agosto103

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