12.07.2015 Views

La città interetnica - libertacivili.it

La città interetnica - libertacivili.it

La città interetnica - libertacivili.it

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Dall’Oriente esempi di c<strong>it</strong>tà interetnichePrimo PianolibertàciviliA Hong Kongarrivanomolti africanie sudasiaticiattratti dallaesperienzaeconomicacinese;a Guangzhougià oggisi contano100milaafricani,fra i qualimolti piccoliimprend<strong>it</strong>oriche spessodiventanoricchi in CinaIn questa parte di mondo giungono i piccoli commerciantiprovenienti dall’Africa e da altri Paesi in via di sviluppo percomprare i manufatti cinesi, come vest<strong>it</strong>i, telefoni cellulari eprodotti elettronici, a basso costo, che i loro Paesi non produconoe che difficilmente potrebbero comprare altrove a prezzi piùvantaggiosi. Qui arrivano i richiedenti asilo, in particolare quelliche non hanno il tempo di attendere il permesso di soggiornoper l’Europa o il Nord America, ma che qui possono entrare senzavisto oppure con un permesso rilasciato in due settimane. Inqueste terre vengono scaricati i più disperati, che pagano perottenere sicurezza e prosper<strong>it</strong>à lontano da casa, abbandonatida contrabbandieri privi di scrupolo che celano ai clienti ladestinazione e le condizioni di arrivo. Ma soprattutto, qui arrivanoi piccoli imprend<strong>it</strong>ori e avventurieri che, stanchi della corruzione,della povertà, delle guerre e del nepotismo del loro Paese,sperano di diventare ricchi in Cina, aprendo un’attiv<strong>it</strong>à diimport-export o arrangiandosi in vari modi soprattutto quandoentrano nell’illegal<strong>it</strong>à, spesso quale conseguenza di un businessmalriusc<strong>it</strong>o, alla prima esperienza all’estero.Nella sola Guangzhou, la vera cap<strong>it</strong>ale dell’export cinese,ci sarebbero, tra regolari e irregolari, oltre 100mila africani(Bodomo, 2010), in una c<strong>it</strong>tà di quasi 12 milioni d’ab<strong>it</strong>anti, checomprende anche diversi milioni di migranti interni cinesi.Molti di questi businessmen vivono e commerciano con budgetlim<strong>it</strong>ati, tuttavia valorizzati da capac<strong>it</strong>à professionali personalie da una più o meno estesa conoscenza dei potenziali acquirentinel Paese d’origine. Interi mercati cinesi, quali quelli nell’areadi Sanyuanli e nei dintorni del centro commerciale di Tianxiu,nel quartiere di Xiaobei, sono oggi dei veri e propri labirinti diprodotti di ogni sorta destinati ai Paesi in via di sviluppo, tantoda essere chiamati dalla popolazione locale “chocolate c<strong>it</strong>y” inriferimento al colore della pelle delle genti che le popolano.Similmente a Hong Kong, i quartieri popolari di Sham ShuiPo e Kam Tin e la vecchia c<strong>it</strong>tadella formata da cinque torri dadiciassette piani l’una di Chungking Mansions, nella centralee turistica Tsim Sha Tsui, rappresentano i centri del commercioalternativo dei prodotti destinati ai mercati poveri. In questiluoghi ab<strong>it</strong>ano, in ostelli dalla dubbia legal<strong>it</strong>à e in case spessofatiscenti, ma economiche, i mercanti e i piccoli commerciantistranieri, i richiedenti asilo, gli overstayers, i cinesi meno abbientiprovenienti dalla Cina popolare, e gran parte delle comun<strong>it</strong>àetniche locali meno privilegiate.In quella che apparentemente potrebbe sembrare la riproduzionedi attiv<strong>it</strong>à economiche da Terzo Mondo, ognuno di302011 luglio-agosto

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!