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La città interetnica - libertacivili.it

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C<strong>it</strong>tà interculturali: comun<strong>it</strong>arismo, ghettizzazione e dir<strong>it</strong>ti culturaliPrimo Pianoche la divers<strong>it</strong>à sia, di per sé, sempre una cosa buona e, perciò,che vada moltiplicata. In questa accezione, tale concetto si rivelauna negazione del pluralismo, in quanto favorisce l’intolleranza,nega il riconoscimento reciproco e fa prevalere la separazionesull’integrazione 9 .Secondo Zygmunt Bauman,la vicinanza degli estraneirisveglia l’istintoalla identificazione e generastrategie che tendonoa ghettizzare il diversoAll’interno delle società occidentali, come già accennatoprecedentemente, il problema della convivenza multiculturaleè piuttosto recente e ha messo in crisi l’autocomprensione intermini di omogene<strong>it</strong>à culturale ed etnica, fulcro del concettomoderno di Stato-nazione. <strong>La</strong> scoperta di questa eterogene<strong>it</strong>àha prodotto spesso reazioni negative, volte alla chiusura dellapropria comun<strong>it</strong>à, allo scopo di difenderla epreservarne l’ident<strong>it</strong>à. Come ha scr<strong>it</strong>toBauman, “la vicinanza di ‘razze estranee’”può risvegliare, e spesso risveglia, “neglielementi locali un forte istinto di identificazione,e le strategie che fanno segu<strong>it</strong>o a taliistinti puntano tutte alla separazione e ghettizzazionedegli ‘elementi estranei’, il che generaa sua volta un impulso all’autoisolamento eall’autochiusura del gruppo coattamente ghettizzato” 10 . Ne deriva,scrive ancora Bauman, una nozione di comun<strong>it</strong>à che corrispondea “identic<strong>it</strong>à, e ‘identic<strong>it</strong>à’ significa esclusione dell’altro,soprattutto di un altro che si ostina ad essere diverso […]Nella figura dell’estraneo (non semplicemente del ‘non familiare’ma dell’alieno, del ‘fuori-posto’) le paure dell’incertezza,radicate nella total<strong>it</strong>à dell’esperienza di v<strong>it</strong>a, trovano la tantoagognata e attesa incarnazione. […] Data l’intens<strong>it</strong>à dellepaure, se non esistessero estranei bisognerebbe inventarli.E, di fatto, vengono inventati, o piuttosto costru<strong>it</strong>i, quotidianamente[…] le ansie frammentarie e fluttuanti assumono unnucleo solido” 11 .Si può affermare, come ha scr<strong>it</strong>to Alain Touraine, che il terminecomun<strong>it</strong>arismo descriva s<strong>it</strong>uazioni diverse fra loro: in generale,comun<strong>it</strong>arista è uno Stato che riconosce al proprio interno il peso,non solo pol<strong>it</strong>ico, dei vari “pilastri” culturali che compongonola società.In una seconda accezione, si definisce come tale un movimentolibertàcivili9 Cfr. Ivi, p.56, 5810 Cfr. Z. Bauman, Voglia di comun<strong>it</strong>à, c<strong>it</strong>., p.10111 Cfr. Ivi, p.112662011 luglio-agosto

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