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La città interetnica - libertacivili.it

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I nuovi spazi sociali transurbani e interetniciSociologi,arch<strong>it</strong>etti,pol<strong>it</strong>icie filosofisono chiamatisempre più ariflettere sullecaratteristichedi unaespansioneurbanache coinvolgele zoneai marginidella c<strong>it</strong>tàparticolarmente drammatici, esasperandone la stigmatizzazionee i processi di esclusione anche per via mediatica. A questopropos<strong>it</strong>o, si può affermare che le periferie urbane cost<strong>it</strong>uivanodegli importanti recru<strong>it</strong>ment magnets, ossia luoghi di confinee di vulnerabil<strong>it</strong>à sociale. All’interno di questi contesti, lemigrazioni erano sicure protagoniste, riuscendo a insediarvisiin modo più o meno stabile in ragione del loro carattere digenerale marginal<strong>it</strong>à, svolgendo la funzione di serbatoi dimanodopera operaia per le attiv<strong>it</strong>à produttive locali e avviandooccasioni di caporalato etnico anche di grande rilevanza.Esiste, dunque, un’espansione urbana che coinvolge lecomun<strong>it</strong>à migranti, in genere socialmente e urbanisticamente aimargini della c<strong>it</strong>tà tradizionale, ossia nelle sue periferie poveree trascurate, che obbliga a una ri-programmazione delle stesse,determinando una sintesi alta tra le divers<strong>it</strong>à etnico-culturalipresenti che cost<strong>it</strong>uisce la vera sfida del futuro. Sociologi,arch<strong>it</strong>etti, pol<strong>it</strong>ici e filosofi sono chiamati sempre più a rifletteresulle caratteristiche di quest’espansione e sulla formazionedel nuovo spazio urbano sociale transurbano, privo di ununico centro e di una periferia lontana e grigia ma multicentricoe indiscutibilmente interetnico, sapendo però governarenon solo questa compless<strong>it</strong>à ma anche i possibili rapporti diforza tra gruppi egemoni e quelli emergenti di qualunquenazional<strong>it</strong>à essi siano. Un auspicio che deve essere tradottoin uno sforzo comune in favore di una programmazione urbanae sociale in cui la divers<strong>it</strong>à etnica deve cost<strong>it</strong>uire il collantedi una nuova forma di c<strong>it</strong>tà, moderna, fruibile, sicura, plurale,le cui diverse etnie migranti sono in costante relazione. <strong>La</strong> stradaè ancora lunga ma la direzione auspicata è chiaramente indicata.Primo Pianolibertàcivili2011 luglio-agosto61

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