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La città interetnica - libertacivili.it

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Intervista al sindaco di Reggio Emilia, Graziano DelrioPrimo Pianolibertàcivilimisura partecipano alla v<strong>it</strong>a della c<strong>it</strong>tà?Al 31 dicembre 2010 a Reggio Emiliasi contano 28.456 c<strong>it</strong>tadini stranieri parial 17% di tutta la c<strong>it</strong>tadinanza (166milaab<strong>it</strong>anti). Questi dati pongono ReggioEmilia tra le c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliane più toccate dalfenomeno migratorio. Tra le nazioni piùrappresentate ci sono Albania e Marocco,poi Cina, Ucraina, Romania e Ghana.L’Italia è un Paese che produce stranieri,anche senza nuova immigrazione, comeben sanno i lettori di questa rivista. Bastanascere in Italia da gen<strong>it</strong>ori non <strong>it</strong>aliani,anche se presenti da molti anni, e si èanagraficamente “stranieri”. Questo accadeanche a Reggio Emilia. Negli asili nido,tutti i bambini di origine straniera iscr<strong>it</strong>tiin questi anni sono in realtà bambininati in Italia. È in primo luogo per ev<strong>it</strong>arequesto paradosso che ci siamo impegnatinella campagna di modifica della leggesul dir<strong>it</strong>to di c<strong>it</strong>tadinanza “L’Italia sonoanch’io” (vedi box successivo).I migranti arrivati a Reggio Emilia sonostati finora soprattutto uomini alla ricercadi un lavoro e di un progetto di v<strong>it</strong>a,quindi, nel tempo,questa immigrazioneha preso la forma difamiglie e di gen<strong>it</strong>oricon bambini. Il luogodi lavoro e la scuolasono di conseguenzadue luoghi nevralgiciper l’integrazione ela partecipazione. <strong>La</strong>scuola dell’infanzia ela scuola primaria sonoun primo passaggio incui c’è la possibil<strong>it</strong>à di coinvolgere lefamiglie. Le donne hanno un ruoloimportantissimo nell’aprire le famiglie direcente immigrazione alla relazione conla c<strong>it</strong>tà. Abbiamo un progetto, “MammeIl posto di lavoro e la scuolasono due luoghi nevralgiciper l’integrazionee la partecipazione.Fondamentale è il ruolodelle donne per aprirele famiglie di recenteimmigrazionealla relazione con la c<strong>it</strong>tàa scuola”, con cui cerchiamo di favorirel’alfabetizzazione di queste mediatricinaturali. L’Amministrazione è inoltre incostante dialogo con le comun<strong>it</strong>à di stranierie il numero delle associazioni attivesul terr<strong>it</strong>orio oggi conta oltre 60 realtà.Il rapporto del Consiglio d’Europa“Combinare divers<strong>it</strong>à e libertà” c<strong>it</strong>ala sua c<strong>it</strong>tà come uno degli esempivirtuosi di applicazione di pol<strong>it</strong>iche afavore dell’integrazione degli immigratie della coesione sociale, tantoda guadagnare la definizione di c<strong>it</strong>tà“aperta, sicura e collaborativa”. Qualipol<strong>it</strong>iche si sono rivelate più efficaci?Quali sono gli strumenti principali e iprogetti più importanti che avetemesso in campo?Con realtà come Berlin Neukoelln,Lione, Oslo e altre, Reggio Emilia ha fattoparte, unica c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliana, del progetto“Intercultural c<strong>it</strong>ies”, coordinato dalConsiglio d’Europa ed è promotrice diuna analoga Rete nazionale “Networkdelle c<strong>it</strong>tà del dialogo interculturale”per lo scambio dellebuone pratiche inamb<strong>it</strong>o interculturale.Le pol<strong>it</strong>iche segu<strong>it</strong>equindi sono quelledella promozione deldialogo interculturale,l’inclusiv<strong>it</strong>à di tutti ic<strong>it</strong>tadini, la diffusionedella convivenza, ilrispetto di dir<strong>it</strong>ti, doverie regole della comun<strong>it</strong>à.Abbiamo unassessorato dedicato alla Coesionesociale, ma il tema della convivenza ecoesione è trasversale a tutti gli amb<strong>it</strong>idell’Amministrazione.<strong>La</strong> migliore gestione dell’integrazione36 2011 luglio-agosto

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