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La città interetnica - libertacivili.it

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C<strong>it</strong>tà interculturali: comun<strong>it</strong>arismo, ghettizzazione e dir<strong>it</strong>ti culturali<strong>La</strong> distinzione principaleche si può tracciarefra i due concetti di pluralismoe multiculturalismosta nel modo di porsi di frontealle differenzesusc<strong>it</strong>erebbe l’approvazione pubblica, come ‘differenze culturali’,da rispettare e coltivare” 7 .Per comprendere appieno i termini della questione, ènecessario specificare il contenuto e la portata della nozionedi multiculturalismo e distinguere questo concetto da quellodi pluralismo. Seguendo la riflessione di Giovanni Sartori, èindub<strong>it</strong>abile che la buona società sia una società aperta, dunquepluralistica, laddove, bisogna ricordarlo, quella di pluralismoè un’idea già ins<strong>it</strong>a nel concetto di tolleranza,così come si è sviluppato dopo le guerre direligione del XVI secolo. “Si capisce chetolleranza e pluralismo sono concetti diversi;ma è anche facile capire che sono intrinsecamenteconnessi. In questo senso: che ilpluralismo presuppone tolleranza, e quindiche un pluralismo intollerante è un falsopluralismo. <strong>La</strong> differenza è che la tolleranzarispetta i valori altrui, mentre il pluralismo afferma un valoreproprio. Perché il pluralismo afferma che la divers<strong>it</strong>à e il dissensosono valori che arricchiscono l’individuo e anche la sua c<strong>it</strong>tàpol<strong>it</strong>ica” 8 . Riguardo al multiculturalismo, è necessaria unadistinzione preliminare: se in esso si vede semplicemente unostato di fatto, che descrive la convivenza di più culture all’internodi uno stesso spazio sociale e geografico, allora tale concettonon urta in alcun modo con una visione pluralistica dello stesso.Nel caso in cui, invece, esso sia considerato come un valoreda affermare ed, eventualmente, imporre, ciò lo pone inev<strong>it</strong>abilmentein contrasto con il pluralismo. Infatti, scrive Sartori, nonnecessariamente all’aumento del multiculturalismo corrispondeun parallelo aumento del pluralismo.<strong>La</strong> distinzione fondamentale che si può tracciare tra i dueconcetti sta nel modo di porsi di fronte alle differenze. Il pluralismo,infatti, tende ad accettare la s<strong>it</strong>uazione di fatto, nel senso cheincorpora una società come tale, sia nel caso di relativa omogene<strong>it</strong>àche di eterogene<strong>it</strong>à da un punto di vista culturale, etnico,linguistico, religioso ecc., senza tentare di uniformare la primao “pluralizzare” la seconda, ma cercando solo di favorire “queltanto di assimilazione che è necessario per creare integrazione”;il multiculturalismo, almeno nella sua seconda versione, sottintende7 Cfr. Ivi, p.1058 Cfr. G. Sartori, Pluralismo, multiculturalismo e estranei. Saggio sulla societàmultietnica, Bur, Milano, 2007, p.19Primo Pianolibertàcivili2011 luglio-agosto65

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