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La città interetnica - libertacivili.it

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I progetti Fei per l’integrazione nelle aree urbaneIl focusdell’Europasui diverseneighbourhood,le aree urbanein cuisi concentrail maggioretasso dimultietnic<strong>it</strong>à.Quartierighettoo fucineper un nuovosviluppourbano?l’apprendimento reciproco tra gli Stati membri e di concertare leazioni all’interno dell’Unione Europea.Uno dei moduli fa ancora leva sulla “Partecipazione attivadei c<strong>it</strong>tadini immigrati a tutti gli aspetti della v<strong>it</strong>a della collettiv<strong>it</strong>à”,evidenziando l’importanza della dimensione locale. “I Principifondamentali comuni”, si legge nella nota di presentazionedel modulo, “affermano che l'interazione frequente di immigratie c<strong>it</strong>tadini degli Stati membri è un meccanismo fondamentaleper l'integrazione. Forum comuni, il dialogo interculturale, l'educazionesugli immigrati e la loro cultura, nonché condizioni div<strong>it</strong>a stimolanti in ambiente urbano potenziano l'interazione traimmigrati e c<strong>it</strong>tadini degli Stati membri (Cbp 7)”. Gli elementiche caratterizzano lo sviluppo del modulo sono il dialogointerculturale o religioso, la partecipazione sociale e pol<strong>it</strong>ica,e la c<strong>it</strong>tadinanza.L’Europa attira l’attenzione degli Stati membri anche su unulteriore spaccato della v<strong>it</strong>a dei c<strong>it</strong>tadini immigrati nelle nostrec<strong>it</strong>tà: i diverse neighbourhood. Letteralmente “quartieri diversamenteetnici”, sono le aree urbane in cui si concentra il maggioretasso di multietnic<strong>it</strong>à. “Quartieri ghetto”, li chiama qualcuno;espressione brutale che riflette la segregazione residenzialeche spesso lacera le c<strong>it</strong>tà. Altri, invece, intendono queste areequali fucine per un nuovo sviluppo urbano, richiamando il fondamentaleapporto economico, professionale e demografico forn<strong>it</strong>odai c<strong>it</strong>tadini immigrati ai Paesi di accoglienza.A tale propos<strong>it</strong>o, un recente studio della European Foundationfor the Improvement of Living and Working Cond<strong>it</strong>ion sulla“Qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a nei quartieri diversamente etnici” (disponibilesul s<strong>it</strong>o www.eurofound.europa.eu) analizza le condizioni di v<strong>it</strong>adei c<strong>it</strong>tadini immigrati in 15 Paesi europei. Oltre a rilevare sogliedi povertà ed esclusione maggiori nelle aree in questione, lostudio evidenzia la necess<strong>it</strong>à di pol<strong>it</strong>iche sociali integrate inmateria di alloggi, affiancate dal coinvolgimento attivo dellecomun<strong>it</strong>à locali.EuropaTra le misure adottate dall’Europa per far fronte a tali cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>àe favorire l’integrazione dei c<strong>it</strong>tadini immigrati nel tessuto socialedegli Stati membri – anche attraverso azioni che coinvolgonodirettamente le comun<strong>it</strong>à locali – vi è il Fondo europeo perl’integrazione dei c<strong>it</strong>tadini di Paesi terzi (Fei).Il Fei si pone quale strumento operativo per dare attuazionealle pol<strong>it</strong>iche e agli obiettivi finora menzionati. A tale propos<strong>it</strong>o,la programmazione comun<strong>it</strong>aria per il 2011 prevede una specificaazione rivolta proprio al miglioramento della gestione dellalibertàcivili2011 luglio-agosto75

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