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La città interetnica - libertacivili.it

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Uomini e donne in fuga: il Rapporto 2010 dell’UnhcrNon sono mai state così numerose, negli ultimi 15 anni, lepersone costrette alla fuga in tutto il mondo: ben 43,7 milioni,quasi come l’intera popolazione della Colombia o della Coreadel Sud, oppure quella della Scandinavia e dello Sri <strong>La</strong>nkasommate insieme. Fuggono dalla guerra, dall’instabil<strong>it</strong>à interna,dal rischio di restare v<strong>it</strong>time di crisi che si protraggono da anni,alle quali vanno aggiunte quelle divampate in Nord-Africa eMedio Oriente negli ultimi mesi. E proprio il moltiplicarsi di nuovecrisi – Costa D’Avorio, Libia, Yemen – insieme alla mancataconclusione dei vecchi confl<strong>it</strong>ti è alla base di questo recordstorico.Questi dati emergono dal Rapporto annuale dell’Unhcr(Alto commissariato Onu per i rifugiati) “Global trends 2010”,presentato a Roma lo scorso 20 giugno.Gran parte di coloro che fuggono, circa tre milioni, arrivanodall’Afghanistan e vivono in 49 Paesi. Ed è proprio il datosulle destinazioni di queste persone a sorprendere di più.“C’è una falsa impressione che i rifugiati vadano verso Nord– ha dichiarato l’Alto commissario dell’ Onu per i rifugiati,Antonio Guterres presentando il Rapporto – ma in realtà adaccogliere l’80% delle persone in fuga sono i Paesi in viadi sviluppo”. Guterres ha voluto sottolineare come il verosforzo di condivisione delle responsabil<strong>it</strong>à nell’accoglienza èespresso proprio da queste nazioni, inv<strong>it</strong>ando tutti i Paesia mantenere i confini aperti, così come hanno fatto Tunisiaed Eg<strong>it</strong>to, nonostante versino in un periodo di transizionedemocratica. E a riprova di questo andamento c’è l’esempiodella Libia: secondo Guterres solo il 2% delle persone infuga è arrivato in Europa, mentre sono un milione quellegiunte in Tunisia ed Eg<strong>it</strong>to.Dunque molti dei Paesi più poveri del mondo accolgonouna vasta popolazione di rifugiati, sia in termini assoluti siain proporzione ai loro sistemi economici, con le conseguenzeimmaginabili per la stabil<strong>it</strong>à di economie già largamente indifficoltà. Il Pakistan, l’Iran e la Siria ne osp<strong>it</strong>ano il maggiornumero, con rispettivamente 1,9 milioni, 1,1 milioni e un milionedi persone accolte. Il Pakistan risente dell’impatto economicomaggiore con 710 rifugiati per ogni dollaro pro cap<strong>it</strong>e del Pilnazionale, segu<strong>it</strong>o dalla Repubblica Democratica del Congo eDir<strong>it</strong>to d’asilolibertàcivili2011 luglio-agosto89

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