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La città interetnica - libertacivili.it

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C<strong>it</strong>tà interculturali: comun<strong>it</strong>arismo, ghettizzazione e dir<strong>it</strong>ti culturali<strong>La</strong> costruzione di unanuova c<strong>it</strong>tadinanza passaper la convivenza pacificafra i gruppi culturalmenteed etnicamente eterogeneiche vivono nelle nostre c<strong>it</strong>tàe delle religioni; spesso, infatti, si configurano come vere e proprieenclaves straniere entro i confini di un determinato Stato.A tale propos<strong>it</strong>o, paradigmatico è l’esempio degli Stati Un<strong>it</strong>id’America, dove non a caso, a partire dalla fine della Guerrafredda, molti dibatt<strong>it</strong>i accademici si sono focalizzati sul tentativodi far luce sugli scopi e sulla direzione che la pol<strong>it</strong>ica esteradel Paese assume e sulle forze che li determinano. Da unaserie di studi è emerso un ruolo influente dei diversi gruppietnici nel definire quello che è, a seconda delle s<strong>it</strong>uazioni,l’interesse nazionale che, a sua volta, determina la presa diposizione del Governo sulle più disparate questioni di carattereinternazionale.Differenti opinioni sono state espresse relativamente alcontesto americano: alcuni studiosi comeArthur Schlesinger Jr. o Samuel Huntingtonhanno descr<strong>it</strong>to le cosiddette lobbies etnichecome degli attori estremamente influenti e,dunque, potenzialmente dannosi tanto perla pol<strong>it</strong>ica estera statun<strong>it</strong>ense, quanto perl’interesse nazionale. Al contrario altri, comeMichael Clough e Yossi Shain, consideranol’influenza di tali gruppi moderata e, comunque,benefica in quanto promotrice degli interessi americani all’estero 2 .Da quanto detto finora emerge chiaramente che le c<strong>it</strong>tànelle quali viviamo stanno scoprendo sempre più il propriocarattere multiculturale, che non può certo essere ignorato. Ilnecessario processo di ricostruzione della c<strong>it</strong>tadinanza dovrà,infatti, permettere la convivenza pacifica tra gruppi culturalmenteed etnicamente eterogenei.Primo PianoNel corso della storia, la c<strong>it</strong>tadinanza e i dir<strong>it</strong>ti che ne derivanohanno sub<strong>it</strong>o un’evoluzione, essendo stati defin<strong>it</strong>i in base alrapporto con lo spazio – inteso in senso pol<strong>it</strong>ico, sociale egeografico – cui si riferivano: rispettivamente, la polis, lo Stato,il mondo. Ciascuno di questi spazi ha proprie caratteristiche:1) la polis può essere considerata come la radice stessa dellac<strong>it</strong>tadinanza, in quanto solo chi vi nasce è c<strong>it</strong>tadino; 2) lo Statomoderno, invece, ha tratto la propria origine da un contrattofra individui, basato sul riconoscimento del dir<strong>it</strong>to di ognuno e sul2 Cfr. H. S. Gregg, Divided They Conquer: The Success of Armenian EthnicLobbies in the Un<strong>it</strong>ed States, paper presentato al meeting annualedell’American Pol<strong>it</strong>ical Science Association, Boston, August 28, 2002, p.Vlibertàcivili2011 luglio-agosto63

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