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E domani - Anna Lussignoli

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tovagliolo appoggiato sul braccio e il “suo” posto da curare. Amava<br />

il ristorante turco che aveva fondato con le sue mani. Spesso la notte<br />

mi spostava la testa sul cuscino per spiegarmi meglio di quanto sognasse<br />

vivere negli USA quando ancora stava ad Istanbul e suo padre<br />

voleva trovasse un posto sicuro in qualche istituzione pubblica.<br />

Mi raccontava della sua città, dell’atmosfera silenziosa di Beykoz<br />

contrapposta alle voci dei bar tra la Moschea Blu e Santa Sofia.<br />

Alcune volte sospendeva le parole e accendeva lo stereo. Si avvicinava<br />

e provava a spiegarmi il senso di una canzone turca. Non capivo<br />

alcuna parola, ma il suono lento e dolce della musica mi faceva<br />

sognare il Bosforo. Me lo immaginavo come un enorme specchio<br />

di miele del cielo sul quale potevo danzare ancheggiando i fianchi,<br />

fino a che la musica proveniente dalle discoteche vicine non finiva e<br />

fino a quando, chiudendo gli occhi, potevo vedere le stelle sopra le<br />

moschee.<br />

A Jam divertivano le fantasie sulla sua terra ed ogni giorno mi regalava<br />

un’immagine nuova di Istanbul. Alcune volte mi parlava dei colori<br />

del Gran Bazar, altre volte della quiete dei pescatori sospesi tra la<br />

città ed il mare che attendevano un segno dall’acqua.<br />

Mi guidava tra le diverse tipologie di thé e biscotti turchi. M’insegnava<br />

nomi di cantanti che non avrei mai saputo ripetere, ma anche<br />

parole semplici. Tentava di farmi cogliere la musicalità delle parole<br />

nella sua lingua. Alcune parole non necessitavano di spiegazioni né<br />

traduzioni: le capivo, anche se non le conoscevo. Ne capivo il senso<br />

senza bisogno di avere un libro davanti né di frequentare un corso<br />

all’università. Come la volta in cui Jam si sedette sull’autobus due<br />

poltrone avanti a me e voltandosi mi afferrò l’attenzione distratta<br />

con un “Seny seviorum” 3 .<br />

Nessuno me lo aveva mai detto. Forse per questo quel suono liscio e<br />

pulito mi fu subito chiaro. Non ebbi mai bisogno di chiedere a Jam<br />

cosa intendesse.<br />

3 Ti amo in turco<br />

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