E domani - Anna Lussignoli

IV
Los Angeles non mi apparteneva più interamente ed anche io non ero
più cesellata nel suo cuore cosmopolita pulsante. L’inautenticità dei
legami tra la gente m’impauriva e desolava. Dovevo spostarmi da quel
mio arco di vita per spostarmi su una nuova ala di mondo. Questa volta
l’avrei fatto senza Giulia, senza la sua determinazione, senza la sua
voce né la sua compagnia.
Tutto quello che in quei mesi mi era accaduto era fissato nel gioco
della memoria. In un inseguirsi di variazioni e scoperte avevo capito
che tutti noi abbiamo una storia da raccontare e quindi da vivere. Una
storia impregnata di vacanze al mare con i genitori, di compleanni con
gli amici e di fotografie che ingialliscono il tempo. Una storia fatta di
amori adolescenziali che ci fanno prendere treni di nascosto, che ci
fanno attraversare la duttilità dei paesaggi e ci trasudano di speranze.
Nel tentativo di capire qualcosa di più del mondo cerchiamo le risposte
attraverso prima gli altri e poi noi stessi lungo una storia fatta di
strade, di esperienze, amicizie, istanti sentimentali e sorrisi infantili.
Una storia fatta di mestieri e di lavori per mantenersi, fatta spesso di
rinunce e sacrifici. A volte, purtroppo, fatta di ospedali in cui ci dicono
che stiamo male e che ci resta poco tempo, ma a volte fatta di libertà,
di vento in riva al mare, di spazi aperti, di sogni in cui crediamo. E,
naturalmente, di viaggi.
La mia partenza dall’Italia non era stato un incidente casuale. Ciò che
208