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E domani - Anna Lussignoli

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mi era accaduto doveva avverarsi ed io assorbire il ritmo incontrollato<br />

degli eventi per impadronirmi di un percorso che non sapevo prima,<br />

che in parte ancora ignoravo. Cominciavo ad interrogarmi sullo strano<br />

differenziarsi eppur ripetersi degli eventi. La causa finale del turbine<br />

vorticoso della vita pareva essere l’interrogarsi continuo, scardinando<br />

di lì a poco le risposte appena accennate. Ciò che accadeva nella vita:<br />

i viaggi, le esperienze, le persone incontrate, le delusioni ricevute s’intrecciavano<br />

in una rete sferica che insieme ricomprendeva ed insieme<br />

superava le differenze, le individualità ed il tempo.<br />

Poco mi soddisfaceva credere che fosse stato il caso a portarmi tra le<br />

dune del Deserto del Mojave ad ascoltare “The sound of silence”con<br />

Jam quando ancora eravamo felici e accostavamo la macchina ogni<br />

poco per fare l’amore dietro un cumulo di sabbia o in fondo ad una<br />

via fantasma. Se avessi pensato che l’opera della vita fosse stata scritta<br />

da un autore assente, in Jam avrei visto soltanto un essere vivente altro<br />

da me con cui avevo dormito, guardato il tramonto, letto una poesia di<br />

Baudelaire ogni tanto.<br />

In realtà il significato del mio percorso alternativo, della mia vita “oltre”,<br />

era stato quello di capire, ma prima ancora d’interrogare il mio<br />

io sulla vita che abbandonavo in Italia, su ciò che quella vita mi dava<br />

o che io davo in essa.<br />

Saltare un fiume lasciando dietro se stessi la luce rassicurante che rischiara<br />

per avventarsi nel buio delle questioni cruciali può risultare<br />

deflagrante.<br />

Dopo quasi un anno lontano da casa e dalla mia famiglia sentivo la<br />

mancanza dei luoghi in cui tutti conoscono il tuo nome, ti hanno vista<br />

crescere e sono pronti a ricordarti il buffo grembiule rosa che portavi<br />

all’asilo, quando t’incontrano anche solo di sfuggita al supermercato.<br />

Seduta sull’autobus sgangherato che mi stava portando a S. Francisco<br />

per poi prendere un volo per Miami rivissi in pochi secondi tutto il<br />

mio prima, il salto ed il poi. Capii che un balzo in avanti si poteva fare<br />

ancora, che quello che contava era la meta, ma soprattutto il percorso,<br />

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