E domani - Anna Lussignoli

felice tutta la vita? E se fosse che il mio colmarti i sensi ti ha fatto
paura, insieme alla paura di vivere la vita e alla paura di una realtà
rivelata deludente rispetto alle aspettative che ci si crea? Se fosse
così io mi logorerei per accettarlo? Eppure so che c’è un’altra via
per noi”.
Non ebbi alcuna risposta.
Cominciai a stancarmi. Miriam era stanca. Stanca degli eventi. Stanca
della gente che ripete sempre le stesse cose. Stanca di credere ai
“forse”, ai “ma”, ai “se”. Stanca dei baci dati sempre nello stesso
modo. Stanca di credere che in fondo qualche volta può succedere
che le cose vadano diversamente. Stanca perfino dell’amore. I più
illustri poeti inorridirebbero al sentire la scarsa considerazione ormai
di Miriam per l’amore, ma era anche vero che loro non si erano
innamorati tante volte quante si era innamorata lei. Ad ogni candela
che si accendeva faceva seguire un amore unico ed incontrollabile. Il
problema era che questa cosa continuava da anni e le emozioni cominciano
ad affievolirsi. Gli amori vissuti come pietre di quarzo rosa:
erano bellissimi, ma duri, impossibili da scalfire, come il suo cuore.
I “magari ci vediamo una di queste sere”, i “magari ci conosceremo”,
“magari ci piaceremo…” si concludevano troppo spesso con
un “Oppure no. Oppure semplicemente ci rimarrà il bacio… di una
sera”.
Quante volte Miriam avrebbe voluto qualcuno per una sera, ma
quante volte lo avrebbe voluto di più.
Miriam cominciava a sentire il bisogno di un porto, della calma, della
pace.
Basta inseguire sempre qualcosa.
Alle volte per guardare in alto, per sporgersi si rischia di volgere lo
sguardo talmente in alto da inciampare nei sassolini sulla Terra.
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