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E domani - Anna Lussignoli

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le andava male era un quarantenne con una donna a casa e iniziava a<br />

mentirle giurandole quanto la notte passata insieme fosse speciale e<br />

lei meravigliosa. Immersa com’era nell’alone della notte, del fumo e<br />

dell’alcool Giulia credeva a tutto perché quello che poteva tollerare<br />

era solo il lato oscuro ed orgiastico del suo spirito.<br />

La verità era tutt’altra cosa: lui non la vedeva. Nessuno ti vede quando<br />

sei così.<br />

La gente allontanava una Giulia ubriaca e sghignazzava di lei. Anche<br />

chi non la conosceva intuiva che il suo fare non era il risultato di una<br />

isolata notte brava, ma piuttosto un morbo recidivo ed incontrollabile<br />

che diramava in lei privandola dell’aria, della luce, dei sogni e<br />

della vita.<br />

Giulia amava sognare da piccola e questa era una delle ragioni che<br />

ci aveva unite. La nostra incapacità di attraccare la nave al porto ci<br />

rendeva speciali, o almeno lo credevamo, e ci avvicinava nella lotta<br />

contro la realtà incolore ed insapore.<br />

Ci arrampicavamo a fatica in cima ad una montagna per vedere cosa<br />

c’era dall’altra parte. Volevamo guardare tutto, forse perfino troppo.<br />

Volevamo la povertà del mondo impressa nell’acqua dei nostri occhi<br />

e poi volevamo capire le paure dentro di noi, ma anche le possibilità,<br />

la vita che avevamo e quella che avremmo potuto avere.<br />

Giulia, però, in California, ma forse già da prima, non sognava più<br />

in quel modo. Quando si accasciava contro un muro perché esausta<br />

di camminare sui tacchi volgeva la faccia al mondo, si raggrinziva su<br />

se stessa, piegava le gambe e come un malato grave rimetteva tutto<br />

quello che aveva mangiato, ma più spesso quello che non aveva mangiato.<br />

Non mangiava molto perché la bellezza ha un prezzo, come qualsiasi<br />

cosa. Le gambe magre non le fornisce il Signore o se lo fa poi bisogna<br />

mantenerle resistendo a ciò che tenta, alle torte, ai dolci, ai nostri<br />

desideri, a ciò che ci piace.<br />

Il timore di Giulia di perdere l’accettazione degli altri si manifestava<br />

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