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E domani - Anna Lussignoli

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Fuori dal ristorante c’era un po’ di vento e odore d’erba. Mi ricordava<br />

l’odore delle aiuole di Pasadena. Pasadena con i suoi quartieri ricchi<br />

costellati di case dai mattoni rosa e gialli, rinchiuse dietro cancelli<br />

in ferro battuto con le più originali fantasie d’intarsio, che nascondevano<br />

paradisi terrestri incorniciati da siepi perfette in fondo alle<br />

stradine in salita che conducevano alle porte d’entrata. I tetti delle<br />

case a Pasadena affiancavano i rami degli alberi che ombreggiavano<br />

la strada su cui le grandi macchine parcheggiate dietro i cancelli del<br />

California Blvd o dell’Arden Road inforcavano l’asfalto la mattina. La<br />

quiete di Pasadena risuonava soltanto dello sventolare delle bandiere<br />

americane issate ovunque. Il silenzio di Pasadena era il silenzio che<br />

contraddistingueva le domeniche a Los Angeles: silenzio a Beverly<br />

Hills, silenzio a Long Beach, a Downtown nel quartiere giapponese<br />

prima delle dieci del mattino, quando i rami del sole cascavano sulle<br />

vetrine spente dei negozi ancora chiusi.<br />

Che cosa potevo rispondere a Jam? Forse lo dovevo chiamare e ricostruire<br />

il ponte che si era spezzato.<br />

Un ragazzo con una birra in mano sedeva vicino ad un tavolino<br />

nell’area esterna del ristorante. Mi guardò. Aveva gli occhi lucidi.<br />

Non mi avvicinai. Non parlammo e così non mi poté dire che quella<br />

sera aveva tanta voglia di piangere, perché il suo medico gli aveva<br />

diagnosticato un cancro alla tiroide dandogli ben poco da vivere.<br />

Non mi sedetti accanto a lui per ascoltare la sua mancanza: la mancanza<br />

di un futuro da scrivere, da sognare, da vivere. Voltai le spalle<br />

in direzione di voci ed emozioni lontane. Sarebbe bastato dire:<br />

“Come ti senti?” Non lo feci.<br />

Il messaggio di Jam rimbombava di solitudine e vuoti immensi. Scrissi<br />

di getto:<br />

“E se fosse semplicemente che l’uomo non può sopportare di essere<br />

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