01.06.2013 Views

E domani - Anna Lussignoli

E domani - Anna Lussignoli

E domani - Anna Lussignoli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

facevano per me.<br />

Forse ora mi stavo prendendo la mia occasione di cambiare le cose,<br />

di scegliere per una volta. Di farlo io e soltanto io. Nella vita sono<br />

poche le cose certe e la scelta è una di queste. Sentivo, come un macigno<br />

sullo stomaco, il senso di colpa verso i miei genitori, ma l’avrei<br />

superato, forse non subito, ma l’avrei fatto. Per loro la lontananza<br />

sarebbe stata un lento dolore con cui imparare a convivere insieme ai<br />

capelli bianchi e al tempo che scorreva veloce fuori dalle finestre.<br />

Quello che però in quel momento ancora non capivo era che per<br />

una ragazza di provincia come me, cresciuta con le stesse due facce<br />

davanti al naso per una vita, andata a scuola dalle suore, laureata in<br />

letteratura, convinta che il quadro della realtà si chiudesse dietro la<br />

porta di un liceo, la vita sarebbe stata molto dura negli States.<br />

Non ero capace di relazionarmi con la diversità, con le diverse lingue.<br />

Ero un gattino che faceva i bagagli per la giungla pensando si<br />

trattasse di un luna park.<br />

Quello che non sapevo era che la durezza della solitudine non si<br />

sconfiggeva con una banconota da 100 $, né con una telefonata a<br />

casa in lacrime, ma avevo sul mio tavolo la possibilità di provare ad<br />

affrontarlo, dovevo solo imparare la coerenza e la capacità di non<br />

tornare indietro. Dovevo imparare che non solo non lo dovevo fare,<br />

ma che non lo potevo fare se volevo distinguermi dalle bambole fatte<br />

in serie che vivono dentro il mondo di Barbie, che comprano le borse<br />

di Louis Vuitton e che si siedono a tavoli costosi nelle discoteche<br />

della propria città pensando che non vi sia nulla oltre.<br />

Dovevo imparare a godermi una notte di pioggia vicino ad un lago<br />

desolato in silenzio, ma anche urlare perché nessuno mi aiutava se<br />

mi si bucava una gomma in autostrada e non mi rimaneva che fare 5<br />

miglia a piedi. Dovevo imparare ad amare la vita. Perché la mia vita<br />

un po’ strappata valeva tanto e non per i libri che avevo letto, né per<br />

l’abilità che avevo nel criticare un’opera d’arte. Tantomeno per le<br />

formule e le teorie matematiche o le poesie che recitavo a memoria,<br />

45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!