E domani - Anna Lussignoli
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primaverili. Lui era molto alto con abiti casual, ma curati nel minimo<br />
dettaglio: forse era un libero professionista o un imprenditore<br />
in viaggio con i figli. Pareva perfettamente a suo agio nel formato<br />
turista per caso, mentre con fare protettivo sollevava lo spallino del<br />
vestito alla moglie. Sembravano innamorati anche dopo i figli, i chili<br />
di troppo e l’evidente stress da lasciarsi alle spalle. Forse era possibile<br />
che le cose andassero anche così. Forse le cose, a volte, potevano<br />
andare anche bene. Nonostante tutto.<br />
Davanti a me un ragazzo leggeva distrattamente uno di quegli opuscoli<br />
sulla sicurezza quando si viaggia. Aveva uno sguardo rassegnato:<br />
chissà dove era diretto. Certamente non era italiano dati i tipici<br />
lineamenti nordici: capelli biondini, pelle lattea. Dava l’impressione<br />
di essere una persona fredda, magari in viaggio per lavoro o studio,<br />
oppure era in trasferta per raccogliere dati per la sua tesi di laurea<br />
in economia. Chissà perché avevo pensato facesse economia. Forse<br />
per la sua espressione da economista con quel suo costosissimo computer<br />
portatile. Io non avrei saputo nemmeno che tasto premere per<br />
accenderlo e favorire delle sue fantastiche performance.<br />
Magari, però, mi sbagliavo su di lui. Forse era venuto in Italia per inseguire<br />
un amore e il suo spirito era inquieto e triste all’idea della separazione<br />
dalla donna amata: forse si erano conosciuti in un viaggio<br />
di lei in una città del nord Europa: Amsterdam. Si Amsterdam! Lei<br />
correva in bicicletta e i loro sguardi si erano incrociati in una fredda<br />
mattinata nella Venezia del Nord e si erano innamorati. Per lui quella<br />
era stata la visione più fantastica da anni. E poi lui aveva sentito che<br />
lei entrava nella sua anima, che poteva innamorarsi di quell’arcobaleno<br />
di colori che si prospettava davanti a loro. E poi lei aveva riempito<br />
uno spazio vuoto. Lo spazio vuoto che era dentro di lui. Lei copriva<br />
quello spazio, perché quello spazio c’era. E poi avevano deciso di<br />
amarsi. Di far cadere il cielo della distanza e tra mille difficoltà il loro<br />
amore aveva resistito. Quell’amore era resistito alle notti nei Paesi<br />
lontani. Avevano superato la tristezza e tutto aveva preso il volo ver-<br />
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