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E domani - Anna Lussignoli

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avevamo costruito una cattedrale di sensazioni che ci appartenevano<br />

e con cui c’identificavamo pienamente.<br />

La trasparenza del momento ci aveva reso più duttili e più uniti, così<br />

verso la fine non era più necessario indicare o sospirare alcunché.<br />

È strano il fatto che quando si è piccoli si gioca a fare gli adulti e<br />

quando si è adulti si gioca a fare i bambini, forse perché impaurisce<br />

l’indebolimento dei sogni.<br />

Non ricordo di preciso che età avessi, ma certo quello era un gioco<br />

per scoprire e sviluppare la sensibilità dei nostri sensi, quindi congeniale<br />

ai bambini. Eppure sono certa che io ero già adulta allora o<br />

almeno ne ero convinta.<br />

Ciò che più mi colpì della lucidità di quel momento fu che lo condivisi<br />

con uno sconosciuto. Uno con cui non protrassi alcun tipo di<br />

relazione. Avemmo solo quelle due lunghe ore tra Corso Cavour e<br />

la vista della città dalla cima del Castello, A. ed io, eppure lui vide<br />

di me più cose di quante Giulia o mia madre o mia sorella poterono<br />

mai vedere.<br />

Incuriosita dalla comunicazione senza dialogo apparente m’inventai<br />

un altro linguaggio. Un nuovo gioco da fare con A.<br />

Presi parecchi cartoncini gialli. Gialli perché il bianco era troppo<br />

neutro e puro, il rosa ridicolo e il rosso aggressivo.<br />

Infilai i cartoncini in borsa. L’idea era di non parlare con i suoni, ma<br />

usare la parola scritta. La carta e l’inchiostro sarebbero state le mie<br />

armi, i miei unici mezzi.<br />

Quando si scrive una lettera o si manda una e-mail si ha tempo di<br />

riflettere, mentre nelle discussioni i ragionamenti devono essere immediati<br />

e veloci. Volevo abbandonare l’istantaneità in nome di un<br />

ragionamento più lento, in nome di una lettura del mondo più accurata.<br />

Nella velocità c’è qualcosa di buono e qualcosa no. Come in<br />

tutte le cose. In un tempo stretto si rischia di dire ciò che si pensa, ma<br />

solo in un dato momento, che potrebbe risultare fuggevole. Capita di<br />

offendere, di mentire oppure di esaltare un’emozione, nel bene e nel<br />

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