E domani - Anna Lussignoli

Per mangiare!!!
A cosa serve il cuore?
Per amare!!!
A cosa serve il cervello?”
Giulia appoggiava le labbra ad un bicchiere d’acqua, respirava e rispondeva:
“Per amare!!!”
Sua cugina la sgridava sempre dicendole che il cervello era per pensare.
Sì, il cervello era per pensare, ma Giulia era stata convinta e lo
era ancora all’epoca della nostra storia di quello che aveva detto. Il
suo non era stato un errore casuale.
Anche Giulia conosceva l’abdicazione di un uomo all’amore, eppure
sorrideva davanti al ricordo di quello stesso uomo che era fuggito
lontano da lei nell’esotico Messico. Luca l’aveva abbandonata eppure
lei diceva:
“Vedi Miriam il punto non è tanto che Luca sia andato in Messico, il
punto è quello in cui noi decidiamo di credere. Il punto è che Luca
è solo un uomo su una mano. La mia. Luca non ha il potere di farmi
decidere di credere o meno nell’amore. Io ho deciso di stare da
questo lato del lago e non voglio andare dall’altra parte anche perché
non saprei davvero cosa cercare. Non sarei io e soprattutto non sarei
quello cui io sono proclive ad essere. Luca può anche andarsene ma
GiuliaeLuca rimarranno per sempre”.
Quando Giulia diceva “Luca” la voce le si tingeva di malinconia,
eppure sorrideva, come se il nome soltanto racchiudesse un intero
indecifrabile universo, come se quell’uomo-bambino, incapace di
orientarsi nella vita, le turbasse il cuore ma senza alcuna possibilità
di romperlo. E ancora sosteneva:
“Nella vita non si valorizza mai abbastanza quello che si ha. Luca è
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