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E domani - Anna Lussignoli

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“grande”? Oppure il mio era il timore di essere già diventata grande<br />

e di non aver fatto nulla di quello che sognavo da piccola? Forse LA<br />

rappresentava un modo di rincorrere nella spirale della mia esistenza<br />

un significato che ancora non mi apparteneva e che temevo mai mi<br />

sarebbe appartenuto.<br />

Con la bruciante delusione mi tornarono in mente alcuni soffi del<br />

cortometraggio del mio passato. I vestiti si gonfiavano sopra le pulsazioni<br />

del cuore. Mi librai su una piccola casa editrice nel cuore di<br />

Milano dove appena laureata avevo iniziato a collaborare sperando<br />

di trovare l’ispirazione per scrivere il libro del secolo. Speravo che<br />

leggendo quello che gli altri pensavano sarei potuta essere più perspicace,<br />

acuta, intelligente, interessante. M’illudevo che la strada della<br />

sapienza assoluta fosse realizzabile semplicemente costruendo una<br />

rete di conoscenze letterarie e filosofiche tendenti all’infinito. Nello<br />

stesso momento però vivevo in una sorta di dimensione parallela.<br />

Ero al di fuori del mondo reale. Non avevo conti da pagare a fine<br />

mese e la mia famiglia, a quei tempi, si poteva permettere di farmi<br />

vivere in un certo lusso. Non eravamo ricchi, non lo siamo mai stati.<br />

Non eravamo nemmeno fra quelli che fingevano di esserlo, tuttavia<br />

i miei mi adoravano e viziavano sperando in questo modo di preservarmi<br />

dalle miserie e dalle crudeltà del mondo.<br />

Ricordai le pareti dell’ufficio dove correggevo le prime bozze che<br />

sembravano accartocciarsi su di me. Ricordai la testa che mi pesava<br />

e il capo che pulsava. Rividi davanti a me la macchinetta del caffè<br />

vicino la scrivania, dove raccoglievo le speranze per il mio futuro. Le<br />

scartoffie si accumulavano ogni giorno di più, le due fotografie appese<br />

dell’estate appena trascorsa sbiadivano e venivano sommerse dalle<br />

scadenze e dalle immagini di responsabilità che mi attendevano.<br />

Qualche volta mi domandavo dove tutti gli anni sui libri mi avrebbero<br />

davvero portato. Ad avere, almeno in prospettiva, ricchezza,<br />

potere? Già il potere, quella piccola macchiolina nella reputazione<br />

di ognuno di noi. La voglia di sentirsi migliori degli altri. La bellezza,<br />

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