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E domani - Anna Lussignoli

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C’è un lato dell’amore come la donna nuda che si spoglia di tutto e<br />

non ha paura a mostrarsi per quello che è. Questo è l’amore maturo<br />

che sicuro del tempo non si vergogna della sua natura. Questo<br />

sentimento, però, se si avvicina al lago vede il riflesso della passione<br />

adolescenziale che rinasce incontrollata ed incontrollabile: la pantera.<br />

Quale soluzione deve trovare un uomo?<br />

Quante volte gli amori di una vita attraversano un filo sottile sospeso<br />

su un precipizio ed appena guardano in basso (o in alto…) perdono<br />

l’equilibrio? Siamo come trapezisti infelici alla disperata ricerca della<br />

perfezione nel nostro numero.<br />

Ci sono amori che solidificano il tempo, che ci danno certezze e che<br />

ci imprigionano o ci liberano dietro a esse. Amori per cui chiudiamo<br />

altri sipari.<br />

L’uomo ha sempre paura di ciò che non conosce. Siamo attratti, ma<br />

anche temiamo ciò che sta dietro una porta mai aperta. È più facile<br />

e sicuro rifugiarci negli affetti di lunga data, anche se magari non ci<br />

rispecchiano più, anche se non risvegliano la nostra pantera. Mentiamo<br />

a noi stessi con scuse quali il fatto che non siamo più ventenni<br />

e che dovremmo trovare un equilibrio con quella tal persona che è<br />

buona e che ci vuole tanto bene. Un’amica una volta mi disse che<br />

stava con il suo uomo perché lui aveva un grande cuore. Questa affermazione<br />

mi aveva sorpresa, soprattutto perché professata da una<br />

donna con un magnetismo da calendario e un corpo da statua greca.<br />

Mi chiesi come fosse possibile sedersi e rinunciare alla vita e alle<br />

emozioni in nome di un “grande cuore”. Il concetto non è che sia<br />

sbagliato, nessuno vorrebbe perdere la testa per un assassino o un<br />

delinquente, ma tra questo e quello di differenza ce ne è tanta. Dove<br />

starebbe il punto di pareggio in cui la fatica che facciamo per far<br />

tacere l’altro lato dell’acqua in cui siamo noi stessi, o meglio in cui<br />

esaltiamo una parte di noi, si compensa perfettamente con il beneficio<br />

di stare con una persona “buona”? Probabilmente però ognuno<br />

di noi è tutto sommato buono, a parte i deviati ed i maniaci, quindi<br />

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