La lirica di Hoelderlin. Riduzioni in versi italiani. Saggio biografico e ...
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90 INIZIAZIONE ALLA LIRICA DI HOELDERLIN<br />
espressivo sognato <strong>in</strong> vita dai due amanti, quando a<br />
Suzette Gontard certamente Federico ripeteva le pa<br />
role <strong>di</strong> Iperione a Diotìma : « Poco, parlammo. Si aveva<br />
come vergogna delle nostre parole. Avremmo preferito<br />
esprimerci <strong>in</strong> note e trasfonderci <strong>in</strong> un canto <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o ».<br />
Ma anche qui, anche nei riguar<strong>di</strong> dei personaggi<br />
che popolano questo mondo poetico, concreti sono<br />
soltanto quelli che, come i paesaggi dell' Ellade e del<br />
l'Arcipelago, i sensi umani <strong>di</strong> Hòlderl<strong>in</strong> non percepi<br />
rono mai nell'ognigiorno terreno, mentre appercepito<br />
avevano <strong>in</strong>vece i modelli viventi <strong>di</strong> Diotìma e <strong>di</strong> tutti,<br />
o quasi tutti, si può <strong>di</strong>re, gli altri personaggi lirici che<br />
abitano gli scenarii dell''Hyperion e dell'Empedokles.<br />
Concreti, sono soltanto gli Dei <strong>di</strong> Hòlderl<strong>in</strong>. I miti,<br />
cioè, del padre Etere e della madre Terra, genitori<br />
<strong>di</strong> tutto quanto vive <strong>di</strong> vita organica e <strong>in</strong>organica<br />
nel mondo. E i molteplici Numi, che <strong>in</strong> una sfera ul<br />
trasensibile (<strong>di</strong>venuta tuttavia sensibile, per magia<br />
poetica, giusto appunto nella <strong>lirica</strong> hòlderl<strong>in</strong>iana) vanno<br />
fuc<strong>in</strong>ando le sorti degli uom<strong>in</strong>i sulla terra. Concretis<br />
simo è, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, quel!' Id<strong>di</strong>o supremo — il gigantesco<br />
Operaio non mai stanco <strong>di</strong> elaborare, <strong>in</strong> abiti da fa<br />
tica, se stesso e il mondo — che tornerà un giorno a<br />
mandare tra le « genti umane affaticate », come già<br />
Diòniso e Cristo, un altro atteso Araldo della sua luce<br />
sempiterna.<br />
E per un'altra caratteristica, poi, la <strong>lirica</strong> <strong>di</strong> Hòl<br />
derl<strong>in</strong> si <strong>di</strong>ffefenzia da quella <strong>di</strong> Goethe.<br />
Liriche entrambe <strong>in</strong> <strong>di</strong>venire, sono e la <strong>lirica</strong> <strong>di</strong><br />
Hòlderl<strong>in</strong> e la <strong>lirica</strong> <strong>di</strong> Goethe. Nel senso della <strong>di</strong>namica<br />
d'uno sviluppo <strong>di</strong> capitale importanza ai f<strong>in</strong>i dell' <strong>in</strong>-<br />
terpretazione estetica. Per cui errerebbe chi non ne<br />
riconducesse, a stu<strong>di</strong>arle, le forme via via nel ritmo<br />
biologico appunto <strong>di</strong> quel <strong>di</strong>venire. Così che soltanto il