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Contratto e impresa - Cedam

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SAGGI 685<br />

recependo così una terminologia invalsa nella dottrina e nella giurisprudenza)<br />

( 33 ).<br />

Scopo della legge è di contenere l’asimmetria contrattuale; di rendere<br />

il contratto, da squilibrato che era, sufficientemente simmetrico; di conservare,<br />

pertanto e alla fine, il contratto (parzialmente modificato). La<br />

semplice caducazione del regolamento (che si limiterebbe a preservare il<br />

consumatore da un accesso svantaggioso al contratto e dunque al mercato)<br />

non è funzionale all’interesse del consumatore e all’interesse del mercato,<br />

la soddisfazione dei quali richiede la conformazione del contratto<br />

inizialmente predisposto come squilibrato (che consenta al consumatore<br />

un accesso equo al contratto e dunque al mercato). Su questo abbrivio si<br />

comprende agevolmente la disciplina della nullità protettiva, pensata in<br />

alternativa alle regole speculari poste dagli artt. 1419, comma 1° e 1421 c.c.:<br />

non assolutezza ma relatività dell’azione (riconosciuta al solo consumatore)<br />

( 34 ); necessaria parzialità della nullità; rilevabilità di ufficio della nullità<br />

ma alla condizione che tale rilievo operi a vantaggio del consumatore (cfr.<br />

art. 36, commi 1° e 3°, codice del consumo) e dunque, innanzitutto, che<br />

non contraddica alla esigenza di conservazione del contratto.<br />

Ai fini di questo lavoro interessa approfondire il frammento di disciplina<br />

dedicato al rilievo di ufficio. Testualmente, la legge dispone che « la<br />

nullità opera soltanto a vantaggio del consumatore e può essere rilevata<br />

d’ufficio dal giudice » (cfr. art. 36, comma 3°, codice del consumo). Memore<br />

della tormentata vicenda della nullità delle clausole vessatorie, che<br />

evidenziò l’inopportunità del rilievo incondizionato della nullità a opera<br />

del giudice, e il pericolo dell’uso strumentale dell’eccezione di nullità della<br />

clausola onerosa da parte del predisponente (sollevabile al fine di guadagnare<br />

la nullità totale, e dunque la liberazione da un contratto non più<br />

desiderato) ( 35), il legislatore ha sancito che la nullità opera soltanto a van-<br />

( 33 ) È infatti convinzione dei redattori che un approccio attento alle disuguaglianze del<br />

rapporto, « trov[i] conferma nella previsione di meccanismi di riequilibrio, basati su ‘nullità<br />

di protezione’, rilevabili, anche d’ufficio, ma solo a vantaggio del contraente debole »: relazione<br />

al codice del consumo, par. 6.<br />

( 34 ) Cfr., per tutti, Passagnoli, Nullità speciali, Milano, 1995, p. 183 s.; Gentili, L’inefficacia<br />

delle clausole abusive, in Riv. dir. civ., 1997, I, p. 429 (e, più in generale, Id., Nullità annullabilità<br />

inefficacia (nella prospettiva del diritto europeo), in Contratti, 2003, p. 204 s.; Id.,<br />

Codice del consumo ed esprit de géométrie, ivi, 2006, p.167) ha ripetutamente contestato che<br />

la normativa in esame inibisca la legittimazione del professionista; per una critica a tale posizione,<br />

rinvio a Di Marzio, Codice del consumo, cit., p. 847, nota 27.<br />

( 35 ) La vicenda delle clausole vessatorie chiarisce lo stretto legame che serra le regole<br />

della legittimazione all’eccezione e del rilievo di ufficio con la regola della nullità parziale.<br />

La giurisprudenza prevalente ritiene che la mancanza della specifica approvazione per iscritto<br />

di tali clausole onerose comporti la nullità delle medesime per inosservanza dell’onere

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