Contratto e impresa - Cedam

672 CONTRATTO E IMPRESA
scelta dell’inefficacia – di ritenere maggiormente appropriata al rimedio
l’inopponibilità ai terzi dell’inefficacia dell’intero contratto ( 41 ). La conclusione
non era però un mero portato della scelta qualificatoria nel senso
dell’inefficacia, ma rispondeva alla ragione di rendere il meno possibile
grave la conseguenza dell’inefficacia dell’intero contratto rispetto agli interessi
dei terzi, salvaguardandoli. Nella disciplina delle clausole vessatorie
di cui si tratta si deve infatti intendere che l’interesse generale alla
scomparsa delle clausole vessatorie dai contratti utilizzati sul mercato sia
perseguito attraverso l’azione collettiva di cui all’art. 37 codice del consumo
(ex art. 1469 sexies). Queste ragioni si confermano tutt’oggi come
plausibili della disciplina del rimedio.
Merita inoltre richiamare che per i casi in cui la vessatorietà colpisca le
determinazioni del contratto concernenti l’oggetto è stata prospettata l’estensione
della caducazione della o delle clausole all’intero contratto in
base all’applicazione della disciplina della nullità ( 42 ). Avevo diversamente
messo in rilievo che le finalità proprie della disciplina in questione richiedono
che si salvaguardi sinché possibile – in quanto nell’interesse del consumatore
– l’efficacia del contratto ( 43 ).
In conclusione, non direi che la denominazione del rimedio come
nullità introdotta dal codice del consumo possa condurre a mutare i profili
della sua regolazione come si erano prospettati rispetto all’art. 1469
quinquies che, preme sottolineare ancora una volta, debbono rispecchiare
ed addicersi alle caratteristiche peculiari della disciplina delle clausole vessatorie
nei contratti con i consumatori. Il rischio che la modificazione legislativa
porta con sé è quello, sopra messo in evidenza, di oscurare queste
peculiarità che, al di là della denominazione adottata per il rimedio,
vanno invece necessariamente assecondate, pena il tradimento degli scopi
e delle ragioni della disciplina delle clausole vessatorie nei contratti dei
consumatori nel suo complesso.
( 41 ) Così com’è ad es. nella disciplina dell’inefficacia conseguente a rescissione del contratto.
( 42 ) V. ad es. Monticelli, Dall’inefficacia della clausola vessatoria alla nullità del contratto
(note a margine dell’art. 1469 quinquies, commi 1° e 3° c.c.), in Rass. dir. civ., 1997, p. 569 ss.
( 43 ) Si v. Valle, L’inefficacia delle clausole vessatorie, in Studium Juris, par. 2 e nota 21;
più approfonditamente Ead., L’inefficacia delle clausole vessatorie, monografia, cit., pp. 192
ss., 261 ss., 453 ss.