Contratto e impresa - Cedam

ANDREA BORTOLUZZI
Potere deontico notarile
Metagiurisprudenza
Sommario: 1. L’antefatto. – 2. Il potere deontico. – 3. Potere deontico notarile: civil law contro
common law? – 4. Potere deontico: il passato come futuro. – 5. Potere deontico e responsabilità.
1. – « Scusate ma è possibile che solo Otar (n.d.r. pseudonimo informatico
del notaio Antonio di Lizia), abbia compreso che il potere deontico
così come tanto invocato in questa Lista è morto e spacciato (anche per
‘merito’ nostro) e che invece di lamentarsi per il suo mancato rispetto (il
rispetto di un potere basato su un formalismo deceduto), è il tempo della
umile considerazione (il tempo forse è irrimediabilmente perduto....) che
comunque il potere deontico attende (esige!) nuove forme per esplicitarsi
e quelle forme continuano ad essere appannaggio d’altri perchè noi continuiamo
ad invocare ciò che è irrimediabilmente passato (mentre lo picconiamo
senza misericordia in nome del presente!) ». Così rispondevo a un
messaggio mandato nella lista di posta elettronica notarile « Sigillo » da
Antonio di Lizia, che con la consueta, garbata ironia, rispondeva a stizziti
messaggi che lamentavano come la collaborazione prestata alle banche
dal notaio in sede di stipulazione di contratti di mutuo « unilaterali », importasse
lesione al decoro della funzione e la assunzione, non implicata
dal corretto esercizio della professione, di responsabilità che le erano
estranee.
Il messaggio di di Lizia appariva sul monitor così:
« la qualità del ‘servizio’ notarile può (dovrebbe) passare anche attraverso
la gestione di quelle piccole misere attività di tipo impiegatizio che
lamentiamo. I nostri impiegati potrebbero servire alla bisogna. Certo queste
(le incombenze di carattere impiegatizio) non sono paragonabili al geniale
lavoro di concetto che oggi schiaccia le nostre menti superiori, quando
facciamo copiare un mutuo e poi lo leggiamo spiegando ad annoiati
clienti che il 2% su 1000 euro sono 20 euro. Siamo sicuri che la ‘percezione’
del notaio che – senza l’intervento della banca – svolge tutte le attività,
compresa l’erogazione del denaro, così come succede con i cd. contratti