Contratto e impresa - Cedam
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710 CONTRATTO E IMPRESA<br />
a condizioni contrattuali eque nell’interesse del soggetto debole e della<br />
concorrenzialità del mercato ( 112 ).<br />
Ebbene, sembra necessario concentrare innanzitutto l’attenzione su<br />
due regole fondamentali e già richiamate: la regola della necessaria parzialità<br />
della nullità e la regola della operatività della nullità (eccepita o rilevata)<br />
come a esclusivo vantaggio del consumatore. La perentorietà della<br />
regola per cui la nullità è necessariamente parziale deve guidare l’interprete<br />
verso soluzioni che consentano di soddisfare appieno (o almeno<br />
nella misura maggiormente possibile) l’indicazione legislativa. Lo stesso è<br />
a dirsi per la regola secondo cui la nullità opera soltanto a vantaggio del<br />
consumatore.<br />
Se è in questione la nullità della clausola abusiva (perché eccepita dal<br />
consumatore) o se tale nullità può venire in questione (per rilievo di ufficio),<br />
deve riconoscersi che la soluzione sulla interpolazione del contratto<br />
deprivato della clausola nulla con il diritto dispositivo derogato è non solo<br />
ragionevole ma anche necessitata tutte le volte che, non determinandosi<br />
quella sostituzione, la nullità totale non sarebbe evitabile. In tali casi,<br />
infatti, l’interpolazione attraverso il diritto dispositivo derogato costituisce<br />
una condizione di operatività in concreto della tutela, che altrimenti sarebbe<br />
frustrata in origine.<br />
In altre parole, escludendosi la possibilità dell’interpolazione del regolamento<br />
contrattuale mutilato con il diritto dispositivo derogato: i) se il<br />
consumatore eccepisse la nullità della clausola, il giudice si vedrebbe costretto<br />
a dichiarare la nullità totale; ii) poiché la nullità non può operare<br />
che a vantaggio del consumatore, il giudice che si avvedesse della nullità<br />
della clausola abusiva, non potrebbe rilevarla, poiché ne discenderebbe la<br />
nullità dell’intero contratto. L’interpolazione del regolamento contrattuale<br />
con il diritto dispositivo derogato condiziona, pertanto, l’operatività in<br />
concreto della tutela. Questa condizione di operatività non è prevista dalla<br />
legge; tuttavia la legge non la esclude; sembra pertanto decisivo che essa<br />
operi come presupposto implicito per la realizzazione della tutela medesima.<br />
Questa conclusione, infatti, consente di argomentare persuasivamente<br />
sulla ammissibilità della interpolazione: sulla sua linearità al dettato<br />
legislativo e anche sulla sua implicita previsione nello stesso.<br />
A tale conclusione può giungersi anche nei casi, più numerosi, in cui<br />
il contratto potrebbe conservarsi anche deprivato della clausola abusiva. A<br />
differenza che nelle ipotesi precedenti, in queste la soluzione non potrebbe<br />
essere argomentata dalla necessità di conservare il carattere parziale<br />
della nullità, secondo quanto imposto dalla legge. Nondimeno, l’interpo-<br />
( 112 ) Cfr. le osservazioni di Valle, L’inefficacia delle clausole vessatorie, cit., p. 200 s.