mucchio <strong>di</strong> tempo a spiegarli, fermiamoci qui, Continua, <strong>di</strong>sse Gesù, e Dio continuò, abbreviando il più possibile, Donato <strong>di</strong> Arezzo, decapitato, Elifio <strong>di</strong> Rampillon, gli hanno segato la calotta cranica, Emanuele, Sabele e Ismaele, il primo col petto trafitto <strong>di</strong> chio<strong>di</strong>, più un chiodo che gli attraversava la testa da un orecchio all’<strong>altro</strong>, tutti decollati, Emerano <strong>di</strong> Ratisbona, legato a una scala e ammazzato, Emerita, bruciata, Emilio <strong>di</strong> Trevi, decapitato, Engarcia <strong>di</strong> Saragozza, decapitata, Erasmo <strong>di</strong> Gaeta, detto anche Telmo, <strong>di</strong>membrato con un argano, Ermenegildo, finito ad accettate, Eschilo <strong>di</strong> Svezia, lapidato, Escubiculo, decapitato, Eufemia <strong>di</strong> Calcedonia, infilzata con una spada, Eulalia <strong>di</strong> Merida, decapitata, Eutropio <strong>di</strong> Saintes, testa mozzata con una scure, Fabiano, spada e carde <strong>di</strong> ferro, Fede <strong>di</strong> Agen, decollata, Fedele <strong>di</strong> Sigmaringen, mazza chiodata, Felice e il fratello Adaucto, teste mozzate con la spada, Felicita e i sette figli, idem, Ferreolo <strong>di</strong> Besançon, decapitato, Filomena, frecce e ancora, Firmino <strong>di</strong> Pamplona, decapitato, Flavia Domitilla, idem, Fortunato <strong>di</strong> Evora, forse idem, Fruttuoso <strong>di</strong> Tarragona, bruciato, Gaudenzio <strong>di</strong> Francia, decapitato, Gelasio, idem più carde <strong>di</strong> ferro, Gengulfo <strong>di</strong> Borgogna, cornuto, assassinato dall’amante <strong>della</strong> moglie, Gennaro <strong>di</strong> Napoli, decapitato dopo essere stato condannato alle fiere e buttato dentro un forno, Gerardo Sagredo <strong>di</strong> Budapest, lancia, Gercone <strong>di</strong> Colonia, decapitato, Gervasio e Protasio, gemelli, idem, Giovanna d’Arco, bruciata viva, Giovanni <strong>di</strong> Brito, decollato, Giovanni Fisher, decapitato, Giovanni Nepomuceno <strong>di</strong> Praga, annegato, Giulia <strong>di</strong> Corsica, seni recisi e poi crocifissa, Giuliana <strong>di</strong> Nicome<strong>di</strong>a, decapitata, Giusta e Rufina <strong>di</strong> Siviglia, una sulla ruota, l’altra strangolata, Giustina <strong>di</strong> Antiochia, bruciata con pece infocata e decapitata, Giusto e Pastore, ma non questo che abbiamo qui, <strong>di</strong> Alcal de Henares, decapitati, Godeliva <strong>di</strong> Ghistelles, strangolata, Goretti Maria, idem, Grato <strong>di</strong> Aosta, decapitato, Ignazio <strong>di</strong> Azevedo, ammazzato dai calvinisti, questi non sono cattolici, Ines <strong>di</strong> Roma, sventrata, Ippolito, strascinato da un cavallo, Juan <strong>di</strong> Prado, pugnalato alla testa, Kilian <strong>di</strong> Würzburg, decapitato, Léger d’Autun, idem dopo avergli cavato gli occhi e strappato la lingua, Leoca<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Toledo, scaraventata da un precipizio, Lievin <strong>di</strong> Gand, lingua strappata e decapitato, Longino, decapitato, Lorenzo, bruciato sopra una griglia, Ludmilla <strong>di</strong> Praga, strangolata, Lucia <strong>di</strong> Siracusa, decollata dopo averle cavato gli occhi, Magino <strong>di</strong> Tarragona, decapitato con una falce seghettata, Mama <strong>di</strong> Cappadocia, sbu<strong>della</strong>to, Margherita <strong>di</strong> Antiochia, torcia e pettine <strong>di</strong> ferro, Mario <strong>di</strong> Persia, spada, amputazione delle mani, Martina <strong>di</strong> Roma, decapitata, i martiri del Marocco, Berardo, Pietro, Accursio, A<strong>di</strong>uto e Ottone, decollati, quelli del Giappone, ventisei, crocifissi, infilzati con lance e bruciati, Maurizio <strong>di</strong> Agaunum, spada, Meinrado <strong>di</strong> Einsiedeln, mazza, Mena <strong>di</strong> Alessandria, spada, Mercurio <strong>di</strong> Cappadocia, decapitato, Moro Tommaso, idem, Nicasio <strong>di</strong> Reims, idem, O<strong>di</strong>lia <strong>di</strong> Huy, frecce, Pafnuzio, crocifisso, Paio, squartato, Pancrazio, decapitato, Pantaleone <strong>di</strong> Nicome<strong>di</strong>a,
idem, Patroclo <strong>di</strong> Troyes e <strong>di</strong> Soest, idem, Paolo <strong>di</strong> Tarso, a cui dovrai la tua prima Chiesa, idem, Perpetua e Felicita <strong>di</strong> Cartagine, Felicita era la schiava <strong>di</strong> Perpetua, incornate da un toro infuriato, Piat <strong>di</strong> Tournai, sfondamento del cranio, Pietro <strong>di</strong> Tortosa, decapitato, Pietro <strong>di</strong> Verona, mannaia sulla testa e pugnale nel petto, Policarpo, pugnalato e bruciato, Prisca <strong>di</strong> Roma, sbranata dai leoni, Processo e Martiniano, la stessa morte, credo, Quintino, chio<strong>di</strong> nella testa e in altre parti, Quirino <strong>di</strong> Rouen, cranio spaccato, Regina <strong>di</strong> Alise, gla<strong>di</strong>o, Restituta <strong>di</strong> Napoli, rogo, Rinaldo <strong>di</strong> Dortmund, a mazzuolate, Rolando, spada, Romano <strong>di</strong> Antiochia, lingua strappata, strangolamento, ancora non sei stufo, domandò Dio a Gesù, e Gesù rispose, Dovresti rivolgerla a Te stesso questa domanda, continua, e Dio proseguì, Sabiniano <strong>di</strong> Sens, decollato, Sabino <strong>di</strong> Assisi, lapidato, Saturnino <strong>di</strong> Tolosa, strascinato da un toro, Sebastiano, frecce, Secondo <strong>di</strong> Asti, decapitato, Servazio <strong>di</strong> Tongres e <strong>di</strong> Maastricht, ucciso a zoccolate, per quanto sembri impossibile, Severo <strong>di</strong> Barcellona, chiodo conficcato nella testa, Sidwel <strong>di</strong> Exeter, decapitato, Sigismondo re dei burgun<strong>di</strong>, scagliato in un pozzo, Sinforiano <strong>di</strong> Autun, decapitato, Sisto, idem, Stefano, lapidato, Tarcisio, lapidato, Tecla <strong>di</strong> Iconio, mutilata e bruciata, Teodoro, rogo, Tiburzio, decapitato, Timoteo <strong>di</strong> Efeso, lapidato, Tirso, segato, Tommaso Becket <strong>di</strong> Canterbury, spada conficcata nel cranio, Torpete <strong>di</strong> Pisa, decapitato, Torquato e i ventisette, uccisi dal generale Muça alle porte <strong>di</strong> Guimaraes, Urbano, decapitato, Valeria <strong>di</strong> Limoges, idem, Valeriano, idem, Venanzio <strong>di</strong> Camerino, decollato, Vincenzo <strong>di</strong> Saragozza, mola e griglia con punte, Virgilio <strong>di</strong> Trento, ecco un <strong>altro</strong> ucciso a zoccolate, Vitale <strong>di</strong> Ravenna, lancia, Vittore, decapitato, Vittore <strong>di</strong> Marsiglia, decollato, Vittoria <strong>di</strong> Roma, ammazzata dopo averle strappato la lingua, Wilgefortis, o Liberata, o Eutropia, vergine barbuta, crocifissa, e altri, altri, altri, idem, idem, idem, basta. Non basta, <strong>di</strong>sse Gesù, a quali altri allu<strong>di</strong>, Lo ritieni proprio in<strong>di</strong>spensabile, Sì, Mi riferisco a quelli che, non essendo stati martirizzati e morendo <strong>di</strong> morte naturale, hanno sofferto il martirio delle tentazioni <strong>della</strong> carne, del mondo e del Demonio e che, per vincerle, hanno dovuto mortificare il proprio corpo col <strong>di</strong>giuno e la preghiera, c’è persino un caso interessante, un tale John Schorn, il quale ha passato tanto <strong>di</strong> quel tempo inginocchiato a pregare che alla fine aveva i calli, Dove, Ma sulle ginocchia, ovviamente, e si <strong>di</strong>ce pure, questo riguarda te, che rinchiuse il Diavolo in uno stivale, ah, ah, ah, Io, in uno stivale, Pastore manifestò i suoi dubbi, sono leggende, per potermi rinchiudere in uno stivale, ce ne sarebbe voluto uno grande quanto il mondo, e comunque vorrei proprio vedere chi sarebbe riuscito a calzarlo e a sfilarselo, Solo con il <strong>di</strong>giuno e la preghiera, domandò Gesù, e Dio rispose, Offenderanno il corpo anche con dolore, sangue e un mucchio <strong>di</strong> schifezze, e tante altre penitenze, portando cilici e flagellandosi, ci sarà pure chi non si laverà per tutta la vita, o quasi, chi si precipiterà nelle foreste e si rivolterà nella neve per placare le brame <strong>della</strong>
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possibile arrivare a una smentita o
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diretta conseguenza, interpellò Gi
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nostro, signore dell’universo, ch
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cosa. Le donne erano ormai vicine.
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gruppo il vecchio Simeone e i suoi,
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abbiamo superato, prima gli uomini,
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proprio il ripido pendio che porta
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anche peggio, e Dio non si è affat
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mi state ascoltando, qualcuno voles
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morsi, ché la bestia l’hanno leg
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Mariamne, che ne ha fatto strangola
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lasciare libero il pensiero secondo
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avere trovato lavoro, Giuseppe si a
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incastrare, eppure sono lì, uniti
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carneficina, essendo, come dice di
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cercava una risposta e non la trova
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anche se cogliere la differenza non
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senza educazione, come più di una
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abbiamo mai letto o udito che fosse
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discolpa. Disse Maria piangendo, Tu
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controllare come stava il figlio, S
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peripatetico, a passeggiare sotto i
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versato nelle Scritture, potrebbe r
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schiocco della frusta. Adesso Gesù
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Giuseppe erano un rimorso solo, e s
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chi ne fa a meno è un gran cretino
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aggiuntiva, l’agricoltore si cosp
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in quel sogno angoscioso, aveva com
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era argomento da potersi trattare i
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quell’intollerabile insurrezione,
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prenderlo tu, allora, Andrò. Quest
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cercando qualche somiglianza, ma er
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che il giovane capisse che stava fo
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accia aperte. Alla vista di quegli
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cosa possano fare dei soldati che,
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uomo, oppure, secondo una versione
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mantello la testa del figlio, non h
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mondo. Giacomo, il secondogenito, a
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compresa Maria, sono apparentemente
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abbassato gli occhi addolorati, in
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le sue poche pecore, stentate quant
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anche loro conosceranno la verità,
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enorme, gigantesco, immenso, era il
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l’esperienza della vita crea gior
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fuori delle mura, benevolmente fatt
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parola di Dio se il cibo gli avrà
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cercavano la terra promessa, Se le
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che ciascuno sarà condannato a mor
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questo cielo percorso da nuvole bia
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dimentichiamo che una potrebbe anch
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prossimo e distante potrebbe avere,
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madre è quella donna comparsa dava
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Gesù fu costretto a lasciar cadere
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Gesù, che si era tanto ben avviato
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scoppiò a piangere come un bambino
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per lodare il tuo Dio prima della m
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Pastore e Gesù, superati quegli sc
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vedere, non aveva nessuno al mondo,
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domandandogli, stavolta si, a parol
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che passa da un essere all’altro,
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agnello non va al Tempio, Ha qualch
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spaventosi più degli altri perché
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fa una grande differenza, ma queste
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nostro marchio. Il deserto si apre
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sanare le ferite da cui il sangue c
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colonna di fumo per mostrarsi, fors
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spingerla in acqua, aiutare a trasb
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semplicità di spirito non era stup
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essendo uomo, e per di più giovane
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sinistra posata sulla fronte, la de
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Gesù cambiava argomento, rispondev
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entrasse, lo toglierai. Maria di Ma
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l’avessero detto con una sola voc
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iservati. Eppure Giacomo capì che,
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