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Untitled - La politica, piu di ogni altro settore della societa...

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sapere. Senz’<strong>altro</strong> qualcuno starà già ribattendo che simili quisquilie esegetiche non<br />

contribuiscono affatto a chiarire una storia in fin dei conti arcinota, ma al narratore <strong>di</strong><br />

questo vangelo non sembra la stessa cosa, sia per quanto concerne il passato sia per<br />

quanto riguarderà il futuro, che si sia annunciato come un angelo del cielo o come un<br />

angelo dell’inferno, e le <strong>di</strong>fferenze non sono soltanto formali, ma toccano l’essenza, la<br />

sostanza e il contenuto, è pur vero che chi ha creato certi angeli ha fatto anche gli<br />

altri, ma poi si è corretto.<br />

Maria, come del resto suo marito, anche se, ormai si sa, non per le stesse<br />

ragioni, mostra talvolta un’aria assorta, un’espressione assente, le mani le si bloccano<br />

nel bel mezzo <strong>di</strong> un lavoro, il gesto interrotto, lo sguardo <strong>di</strong>stante, niente <strong>di</strong> strano in<br />

realtà per una donna nel suo stato, se non fosse per i pensieri che l’assorbono,<br />

riassumibili tutti, sia pur con infinite variazioni, in questa semplice domanda, Perché<br />

mi è apparso l’angelo ad annunciare la nascita <strong>di</strong> Gesù e adesso, per questo figlio, no.<br />

Maria guarda il suo primogenito, che si muove gattonando come tutti i cuccioli<br />

d’uomo <strong>della</strong> sua età, lo osserva e cerca in lui un particolare, un segnale, una stella in<br />

fronte, un sesto <strong>di</strong>to <strong>della</strong> mano, ma vede solo un bimbo uguale agli altri, sbava, si<br />

sporca e piange come gli altri, l’unica <strong>di</strong>fferenza è che si tratta <strong>di</strong> suo figlio, i capelli<br />

somigliano a quelli del padre e <strong>della</strong> madre, le iri<strong>di</strong> stanno cominciando a perdere<br />

quella sfumatura biancastra, che noi definiamo <strong>di</strong> latte anche se non è così, e ad<br />

assumere il loro colore naturale, quello dell’ere<strong>di</strong>tà genetica <strong>di</strong>retta, un castano<br />

scurissimo che acquista gradatamente, man mano che si allontana dalla pupilla, una<br />

tonalità che ricorda il verde ombra, se si può definire così un tono cromatico, ma<br />

queste caratteristiche non sono uniche, assumono un’importanza reale solo quando il<br />

figlio è nostro oppure, giacché stiamo parlando <strong>di</strong> lei, <strong>di</strong> Maria. In capo a qualche<br />

settimana, questo bimbo farà i suoi primi tentativi <strong>di</strong> rizzarsi in pie<strong>di</strong> e camminare,<br />

finirà con le mani per terra un mucchio <strong>di</strong> volte e rimarrà lì, a guardare avanti, il capo<br />

faticosamente sollevato, mentre ascolta la voce <strong>della</strong> madre che gli <strong>di</strong>ce, Vieni qua,<br />

vieni qua, tesoro mio, e, non molto tempo dopo, avvertirà il primo bisogno <strong>di</strong> parlare,<br />

quando dei suoni nuovi gli si cominceranno a formare nella gola, e all’inizio non saprà<br />

che cosa farsene, li confonderà con altri già noti e continuerà a provare, l’urlo, il<br />

pianto, ma ben presto comprenderà che deve articolarli in modo <strong>di</strong>verso, più<br />

compenetrato, imitando e aiutandosi con i movimenti delle labbra <strong>della</strong> madre e del<br />

padre, fino a quando riuscirà a pronunciare la prima parola, che non ci è noto quale<br />

potrà essere, forse papa, forse papà, forse mamma, mentre sappiamo bene che,<br />

d’ora in poi, il piccolo Gesù non dovrà mai più fare quel gesto con l’in<strong>di</strong>ce <strong>della</strong> mano<br />

destra sulla palma <strong>di</strong> quella sinistra se la madre o le vicine gli domanderanno <strong>di</strong><br />

nuovo, Dove fa l’uovo la gallina, è un’infamia cui si costringe l’essere umano, trattarlo<br />

come un cagnolino addestrato a rispondere a uno stimolo sonoro, voce, fischio o

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