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offesa per questa simpatica categoria <strong>di</strong> ro<strong>di</strong>tori. Pur avendo una<br />
montagna <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zi, vali<strong>di</strong>, vestiti <strong>di</strong> tutto punto <strong>com</strong>e si <strong>di</strong>ce per la<br />
chiamata <strong>di</strong> correità, non voglio, in questo momento, relazionare<br />
fatti, circostanze e nomi circa i presunti responsabili <strong>di</strong> tale<br />
gravissimo evento. Lo farò solamente quando mi saranno date delle<br />
garanzie, quando sarò sicuro che verrà fatta una vera inchiesta,<br />
concreta, approfon<strong>di</strong>ta e meticolosa. Farlo ora sarebbe solo tempo<br />
sprecato.<br />
Inchiesta Vinci - Cannavà Domenico, Toledo William, Oliverio Egi<strong>di</strong>o<br />
alias Steiner Roberto detto "Ru<strong>di</strong>" e Co.<br />
Certamente conoscerai nei dettagli l'inchiesta in oggetto.<br />
Direttamente non me ne sono occupato, a parte alcune informazioni<br />
sviluppate per conto dei colleghi <strong>di</strong> Lugano che si occupavano del<br />
caso. Sarebbe stato meglio, a ragion veduta, se mi fossi rifiutato <strong>di</strong><br />
dare quel modesto, schietto e trasparente, aiuto che ho dato. È un<br />
ragionamento a posteriori che sto facendo. Non potevo evidentemente<br />
immaginare, nemmeno minimamente, che simile, limitata e superficiale,<br />
collaborazione sarebbe stata, per l'"entourage" luganese, ghiotta<br />
occasione per orchestrare e sferrare un duro attacco alla mia persona.<br />
L'agire della tua collega Del Ponte, oltre che in<strong>di</strong>care chiaramente<br />
che tipo <strong>di</strong> clima già regnava in quel tempo, è stato sconcertante, una<br />
vera e propria vessazione. Accettando, con assoluta leggerezza e<br />
superficialità olimpionica, per fatti acquisiti le i<strong>di</strong>ozie uscite<br />
dalla bocca <strong>di</strong> un burattino interdetto <strong>com</strong>e l'Azzoni (spinto peraltro<br />
dai suoi superiori a <strong>com</strong>portarsi in quel modo), non ha esitato un<br />
istante ad inviare una lettera <strong>di</strong> fuoco al <strong>com</strong>andante minacciando,<br />
testualmente scritto, <strong>di</strong> "non escludere a priori l'apertura <strong>di</strong> un<br />
proce<strong>di</strong>mento penale". Roba da far accapponare la pelle anche a... un<br />
pollo congelato se, in definitiva, si tien conto che il tutto é<br />
germogliato da un seme interrato in un campo arido e improduttivo, da<br />
parificare alle accuse, gratuite nella circostanza, che malvagiamente<br />
sono state costruite con semplici illazioni e con perfi<strong>di</strong><br />
pettegolezzi! Non sapevo, ne ho però preso atto, che il termine<br />
"deontologia" era stato da tempo messo al bando, stralciato da tutti i<br />
vocabolari della lingua italiana! Gioivano, "i cari amici", al<br />
pensiero <strong>di</strong> riuscire a <strong>di</strong>struggermi. Trattasi dell'ennesima prova,<br />
visto tutto quanto finora descritto, della frenetica opera <strong>di</strong><br />
deligittimazione che, già a quei tempi, sistematicamente veniva<br />
applicata nei miei confronti. Ma il loro obiettivo non era solo quello<br />
<strong>di</strong> colpire il sottoscritto, <strong>di</strong> infangare la mia persona, <strong>di</strong> mettermi<br />
in cattiva luce. Lo sai anche tu che riuscendovi, ed è proprio qui che<br />
si era inse<strong>di</strong>ato il loro proposito, avrebbero, <strong>di</strong> riflesso, pensato <strong>di</strong><br />
offuscare l'immagine dell'ex Procuratore Dick Marty, mettendo in<br />
<strong>di</strong>scussione tutto il lavoro che lui aveva fatto con me. Ed eravamo<br />
negli anni 1988 - 1989, quin<strong>di</strong> due anni prima dell'inizio della<br />
catastrofe, o terremoto, "Mato Grosso".<br />
Opera deligittimante che è poi continuata nel tempo, in maniera<br />
sistematica, paziente e <strong>di</strong>ligente. I "bravi colleghi", in questo campo<br />
si sono <strong>di</strong>mostrati dei veri ed autentici maestri. Ve<strong>di</strong>amo un po' più<br />
da vicino, entrando nei meandri, questo biasimevole episo<strong>di</strong>o.<br />
Nell'estate del 1988, per ragioni professionali, mi trovavo a Los<br />
Angeles. Un mattino, molto presto, tenuto conto del fuso orario, venni<br />
svegliato dal telefono che squillava. All'altro capo del filo vi era<br />
il collega Mora <strong>di</strong> Lugano che, sapendo della mia, ufficiale, presenza<br />
negli <strong>Stati</strong> Uniti (stavo vagliando alcune documentazioni