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incontro con i capi federali. Il giorno dopo rientravo a Rio de<br />
Janeiro dove, all'aeroporto, Azzoni mi attendeva con i due<br />
informatori, Franco Fumarola e Carlos Bravo che già da alcuni giorni<br />
si trovavano nella metropoli brasiliana ad attendermi.<br />
Non immaginavo, nemmeno minimamente, che avrei dovuto confrontarmi con<br />
un'altra, sgra<strong>di</strong>ta, sorpresa. Infatti, durante la mia assenza da Rio<br />
de Janeiro, Azzoni, sempre lui, tanto per non venir meno alle sue<br />
immense doti <strong>di</strong> vigliacchetto puzzolente, non trovò <strong>di</strong> meglio che<br />
riferire, ai suoi colleghi <strong>di</strong> Lugano, che ero sparito senza <strong>di</strong>re<br />
nulla, che da giorni non aveva più mie notizie e che, esattamente, non<br />
sapeva cosa stessi facendo. Circa quest'ultimo particolare aveva<br />
ragione: mai gli avevo riferito nei dettagli, per evidenti e<br />
<strong>com</strong>prensibili motivi, quello che stavo facendo. Se fosse stato un<br />
altro, tutto bene; ma <strong>di</strong>re certe cose a un tipo dai particolari<br />
connotati caratteriali <strong>com</strong>e lui (megalomane, egocentrico, pettegolo,<br />
vigliacco, buffone, bugiardo, e chi più ne ha più ne metta), cose<br />
delicate, importanti, equivaleva a perdere totalmente il controllo<br />
della situazione. Sarebbe stato tecnicamente parlando, un vero e<br />
proprio suici<strong>di</strong>o professionale.<br />
E i fatti mi <strong>di</strong>edero ragione ancora una volta visto <strong>com</strong>e, questo suo<br />
ennesimo stolto e stomachevole <strong>com</strong>portamento, sollevò, con l'effetto a<br />
catena, un polverone tremendo fatto <strong>di</strong> stupi<strong>di</strong> <strong>com</strong>menti e affrettate<br />
illazioni. Sai perfettamente bene, visto che anche tu sei uno<br />
specialista in questo genere, che cosa produce, i danni che provoca,<br />
l'arte dello spettegolare, puoi benissimo immaginare che cosa sia<br />
successo nel caso specifico: quelli <strong>di</strong> Lugano, i simili <strong>di</strong> Azzoni, ne<br />
parlarono (non so cosa) con la PP Del Ponte che, a sua volta, riferì<br />
(non cosa, ma lo posso immaginare) al PP Mordasini. Preoccupato, ne<br />
parlò con i miei <strong>di</strong>retti superiori ed ex colleghi che poi, in<br />
definitiva, mi consigliarono <strong>di</strong> stare calmo, <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> appianare<br />
il tutto parlandone, con i dovuti mo<strong>di</strong>, <strong>di</strong>plomaticamente, con Azzoni.<br />
Con il risultato, aggiungo, che negò spudoratamente tutto. Cosa dovevo<br />
fare? Ucciderlo forse? Come le altre volte, lasciai perdere. E non<br />
eravamo che agli albori <strong>di</strong> tutta la storia, non si parlava ancora,<br />
"pardon", non si spettegolava ancora <strong>di</strong> Isabel Maria, ora<br />
legittimamente, segnatamente dal 7.10.1993, mia moglie, non sapevo<br />
esistesse.<br />
Già che siamo nel tema che riguarda la personalità <strong>di</strong> Azzoni (un<br />
pallone gonfiato e gonfiabile a piacimento), vale la pena <strong>di</strong> aprire<br />
una breve parentesi, che si scosta dal fulcro dell'argomentazione<br />
"Mato Grosso", e che ti ha toccato da vicino. Certo ricorderai <strong>di</strong><br />
quell'inchiesta, sotto il pieno controllo del Ministero Pubblico<br />
Federale, esperita contro quei trafficanti colombiani che avevamo<br />
alloggiato in un appartamento <strong>di</strong> Lugano-Para<strong>di</strong>so. Ricorderai anche<br />
che, per il tramite del suddetto ente federale, ai colombiani, che si<br />
apprestavano a far giungere un grosso carico <strong>di</strong> cocaina nel porto <strong>di</strong><br />
Genova, era stata data, in anticipo, una specie <strong>di</strong> garanzia per<br />
acquisire la fiducia, 5.000 o 10.000 dollari USA. Indagine poi andata<br />
a farsi bene<strong>di</strong>re per <strong>di</strong>versi motivi che non voglio ora rammentare, se<br />
non uno. Forse quello più importante, determinante, cioè che in<br />
assenza, evidentemente, dei colombiani, l'appartamento in questione<br />
veniva usato, per appagare i propri desideri sessuali, chiaramente<br />
extra coniugali, da un mio superiore.<br />
Era talmente rimbambito da voglie, amplessi e orgasmi che, quando<br />
telefonava alla moglie per giustificare il suo ritardo con banali<br />
scuse <strong>di</strong> lavoro, si <strong>di</strong>menticava perfino che l'utenza era stata messa