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Intelligence militare americana, <strong>di</strong> azioni e infiltrazioni <strong>di</strong>rette a<br />
forzare la politica <strong>di</strong> un governo. Il manuale suggerisce <strong>di</strong> far<br />
scattare le operazioni clandestine quando un governo “mostra passività<br />
<strong>di</strong> fronte alla sovversione <strong>com</strong>unista”.<br />
Tra le attività violente che possono essere attuate vengono citate le<br />
seguenti: assassinio, omici<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>scriminato, tortura, rapimenti,<br />
estorsioni, incen<strong>di</strong>o, sabotaggio. Le azioni <strong>di</strong> guerriglia<br />
evidentemente erano <strong>di</strong> interesse per le BR, Nel settimanale<br />
‘L’Europeo’ del 25.10.1978, pag. 22, si legge nel sottotitolo<br />
dell’articolo: “Nel caso Moro si parla sempre più <strong>di</strong> un <strong>com</strong>plotto<br />
internazionale”.<br />
A proposito del Field Manual è scritto che: “Il documento è autonomo<br />
ed ancora in vigore <strong>com</strong>e <strong>di</strong>mostra l’inchiesta degli <strong>Stati</strong> Uniti che<br />
pubblichiamo in altra parte”. C’è <strong>di</strong> più, le tesi sostenute<br />
ufficialmente dal Pentagono hanno trovato in questi mesi riscontro<br />
nelle opinioni <strong>di</strong> quegli esperti che, a proposito della vicenda Moro,<br />
sono stati ascoltati soprattutto in America. Secondo Norman Birnbaum:<br />
“La possibilità <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> agenzie della NATO non può essere<br />
esclusa e <strong>di</strong> Brian Jenkins che sostenne che la qualità dell’operazione<br />
presupponeva interventi <strong>di</strong> organismi ufficiali anche se non della<br />
CIA”.<br />
Per quanto riguarda i rapporti tra BR ed elementi del terrorismo<br />
me<strong>di</strong>orientale Emanuele Santillo, interrogato dalla Commissione Moro,<br />
afferma che il colonnello Giovannone che operava a Beirut mantenga<br />
importanti contatti con le varie organizzazioni <strong>di</strong> Al Fatah e <strong>di</strong><br />
Arafat. Dice Santillo: “Cre<strong>di</strong> che fosse molto utile per il nostro<br />
paese poter avere delle notizie E PREVEDERE CERTE SITUAZIONI”.<br />
Santillo ricorda anche che attraverso certi personaggi dei gruppi<br />
palestinesi si sarebbe potuti arrivare ad avere delle pressioni nei<br />
confronti <strong>di</strong> elementi terroristici italiani (documento allegato alla<br />
Relazione Moro, Vol. 4, pag. 4.8.3). Ne ‘L’Europeo’ del 7.7.1984, pag.<br />
16, si legge che Giovannone faceva da tramite per consegne <strong>di</strong> armi ed<br />
esplosivi tra l’OLP e le BR. Su ‘La Repubblica’ del 16.4.1980 in un<br />
articolo <strong>di</strong> Guido Passalacqua si legge che apparve uno scritto dal<br />
titolo “I palestinesi fornirono a Moretti le armi per la strage <strong>di</strong> Via<br />
Fani. Moretti prese contatti con la guerriglia palestinese. La<br />
fornitura <strong>di</strong> quelle armi un ano prima <strong>di</strong> Moro fa supporre che qualcuno<br />
in Me<strong>di</strong>o Oriente sapesse dei progetti delle BR (forse si allude al<br />
colonnello Giovannone).<br />
La segretezza <strong>di</strong> Gla<strong>di</strong>o<br />
La grande segretezza è dovuta al fatto che al personale militare che<br />
<strong>com</strong>poneva Gla<strong>di</strong>o venivano affidati quei <strong>com</strong>piti <strong>di</strong> guerriglia che<br />
erano stati precisati nel Field Manual 30-31 degli USA, datato<br />
8.11.1970, che regolamentava la guerra non ortodossa e che quin<strong>di</strong> si<br />
poneva fuori del dettato costituzionale. Tra i <strong>com</strong>piti della Gla<strong>di</strong>o<br />
militari vi erano quelli <strong>di</strong> addestrare forze guerrigliere all’estero e<br />
mantenere contatti con queste forze, <strong>com</strong>piti che negli <strong>Stati</strong> Uniti<br />
spesso venivano affidati alla CIA (Panama, Cile, ecc.).<br />
In proposito nel Field Manual si legge che: “Le operazioni in questo<br />
settore specifico devono essere clandestine perché il fatto che<br />
l’esercito statunitense è coinvolto negli affari <strong>di</strong> un paese alleato<br />
deve essere conosciuto solo da una ristretta cerchia <strong>di</strong> persone...<br />
L’intelligence statunitense deve essere preparata a dare assistenza al<br />
<strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> quello che è definito dalla politica”.<br />
La particolare segretezza attribuita a quei passi delle deposizioni<br />
<strong>di</strong> Moro che alludevano a operazioni <strong>di</strong> guerriglia è da mettersi<br />
sicuramente in collegamento con quanto delle operazioni previste dal<br />
Field Manual poteva essere messo in connessione con l’attività della