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Non fosse che <strong>di</strong>versamente ci si sarebbe potuti avvicinare al vero!<br />
Mente il Pandolfi sugli incontri con Ciolini, mente all’inquirente e al requirente fiorentino. Ad un certo<br />
punto per giustificare una delicatissima circostanza circa contatti con una certa Dominique Gaillet ‘<strong>di</strong>ce’<br />
che probabilmente a quell’incontro era presente qualcun altro.<br />
Che all’epoca, fine settembre del 1982, trovasi in galera. Come sanno tutti. Meno che i magistrati che<br />
interrogano il Pandolfi e che quin<strong>di</strong> non gli contestano il clamoroso falso. Pur conoscendo tale<br />
circostanza, ovviamente!<br />
Così <strong>com</strong>e mente il Pandolfi quando interrogato nel luglio del 1982 dal Sostituto Fleury per non rivelare il<br />
nome del Ciolini, ‘la fonte’, <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> volersi avvalere della norma che a tanto l’autorizzerebbe. Se non<br />
fosse che il Ciolini non è più fonte riservata da quando, 18/3/1982 è <strong>di</strong>venuto solo ed unicamente un<br />
testimone. Sia pure erariale, ne pren<strong>di</strong>amo e ne <strong>di</strong>amo, volentieri, atto.<br />
Mente e nessuno, né prima, né dopo, mai gli contesta alcunché.<br />
Se ne va anche lui. A Osimo. In terra <strong>di</strong> frontiera. Dove, <strong>com</strong>e è noto, si gode <strong>di</strong> una specifica indennità.<br />
Come il MOR! Anche lui premiato. Non fosse per il trasferimento, certamente per le mancate, eppur<br />
doverose, denunce.<br />
Di un altro episo<strong>di</strong>o è testimone il Pandolfi, anche questo portato a conoscenza degli inquirenti e dei<br />
requirenti e bolognesi e fiorentini.<br />
Secondo René DEFAGO, <strong>di</strong>sposto a rendere testimonianza, in occasione dell’interrogatorio reso per<br />
rogatoria dal Ciolini il giorno 27/9/1982 davanti al Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Losanna e alla presenza <strong>di</strong> Gentile,<br />
Flori<strong>di</strong>a, Nunziata, Pandolfi e Fragranza, quest’ultimo che aveva ac<strong>com</strong>pagnato gli ultimi due magistrati<br />
citati aveva organizzato, per il testimone erariale, una sorta <strong>di</strong> scherzo da prete o da… rabbino.<br />
L’impacchettamento cioè del medesimo Ciolini contra voluntatem suam e, massime, contro gli usi e<br />
costumi del buon vivere oltre che del Diritto Internazionale.<br />
Pandolfi, secondo il DEFAGO, quando si accorge <strong>di</strong> tanto se ne va, perché non vuole essere implicato.<br />
Gli svizzeri, armi alla mano, inducono il Fragranza e i suoi accoliti a più miti consigli.<br />
L’episo<strong>di</strong>o viene portato a conoscenza dei requirenti e degli inquirenti. Ma è, incre<strong>di</strong>bilmente,<br />
ac<strong>com</strong>pagnato da uno scontato silenzio.<br />
Questo episo<strong>di</strong>o richiama alla memoria un’altra circostanza gravissima.<br />
Questa <strong>di</strong>fesa ebbe a far presente a inquirenti e requirenti che il sequestro delle carte del Ciolini avrebbe<br />
ben potuto fornire la prova se quanto da lui <strong>di</strong>chiarato era frutto o <strong>di</strong> invenzioni o <strong>di</strong> ‘suggerimenti’.<br />
Questo perché nell’interrogatorio del Ciolini, quello del marzo 1982, continuamente si legge ‘consultando<br />
i miei appunti…., consultando la mia agenda…, e così via, senza che mai agli interroganti salti per<br />
l’anticamera del cervello <strong>di</strong> farseli dare appunti ed agende, magari per fotocopiarli.<br />
Il Consigliere Vincenzo TRICOMI – per troppo poco tempo istruttore a Firenze -, così <strong>com</strong>e il Sostituto<br />
Ubaldo Nannucci P.M. (anche lui <strong>di</strong> M.D., ma dello stampo del Marco Ramat, tanto per intenderci e non<br />
far confusione), capiscono al volo e chiedono e perquisizione e sequestro per rogatoria.<br />
Risponderanno gli svizzeri: non ce n’è bisogno, perché già noi abbiamo perquisito e sequestrato, solo che<br />
non possiamo darvi nulla perché anche noi conduciamo un’indagine <strong>di</strong> polizia giu<strong>di</strong>ziaria sui misfatti dei<br />
vostri magistrati e dei vostri 007 sul nostro territorio. E a tanto ci autorizza l’art. 6 della Convenzione <strong>di</strong><br />
assistenza giu<strong>di</strong>ziaria!