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(pensate un po’ voi che razza <strong>di</strong> assistenza debbono ricevere i nostri numerosi connazionali emigrati in<br />
Svizzera…), gli ‘sconosciuti’, gli ‘ignoti militi’ che a Ciolini hanno fornito <strong>di</strong> tutto, financo le<br />
informazioni atte a non farlo cadere nella trappola che qualcuno cercava <strong>di</strong> aprirgli sotto le gambe per<br />
farlo cadere nelle mani <strong>di</strong> una Giustizia che, alla fin fine, <strong>di</strong> Elio Ciolini proprio non saprebbe che farsene.<br />
Eppure, signori Giu<strong>di</strong>ci, signori Giu<strong>di</strong>ci Popolari i nomi testé fattivi <strong>com</strong>paiono tutti. Come altri nomi.<br />
Ciò nonostante il silenzio! La noia! Il <strong>di</strong>sturbo.<br />
Abbiamo un magistrato, Aldo Gentile, già Consigliere Istruttore in questo processo, che interrogato, <strong>com</strong>e<br />
imputato <strong>di</strong> vari reati – COME IMPUTATO, è bene tenerlo presente - , dal suo Collega fiorentino, il dr.<br />
Stefano CAMPO assistito da due vali<strong>di</strong>ssimi ed esimii rappresentanti il P.M. quali il famoso dr.<br />
Francesco FLEURY ed il celeberrimo dr. Pierluigi VIGNA, ‘snocciola’ le decine – circa 15 – <strong>di</strong> milioni<br />
che, per quanto a sua conoscenza lo Stato ha versato a Elio Ciolini, oltre quanto occorrente a fargli<br />
ottenere, dai giu<strong>di</strong>ci svizzeri, la libertà su cauzione (50 milioni circa); abbiamo, signori, lo stesso<br />
Magistrato che ammette <strong>di</strong> avere egli stesso richiesto al SISDE la somma <strong>di</strong> Lire due milioni – somma<br />
puntualmente versatagli dal Servizio – al fine <strong>di</strong> far avere un tanto non dovuto quanto irritale rimborso<br />
spese al testimone erariale, abbiamo la deposizione dell’Ufficiale del SISDE che ha effettuato il<br />
versamento, abbiamo le ammissioni e dello stesso Gentile e dello stesso Flori<strong>di</strong>a sulle facezie fra loro<br />
scambiate in presenza del funzionario sulla ‘coloritura’ giuri<strong>di</strong>camente rilevante che avrebbe potuto<br />
assumere il versamento <strong>di</strong> una tale somma a un testimone da parte dei magistrati inquirenti, abbiamo il<br />
gravissimo precedente <strong>di</strong> un articolo apparso sul settimanale ‘L’ESPRESSO’ a firma <strong>di</strong> Maurizio DE<br />
LUCA dove, sotto il titolo ‘E l’ermellino dette i sol<strong>di</strong> al corvo’, viene appunto esattamente descritto<br />
l’episo<strong>di</strong>o ora citato dei due milioni e soprattutto la ‘smentita’ in<strong>di</strong>gnata e sdegnata che il Gentile fa<br />
pervenire al perio<strong>di</strong>co; tanto risulta agli inquirenti e requirenti e fiorentini e bolognesi e non solo nessuno<br />
contesta al duo Gentile-Flori<strong>di</strong>a un delitto <strong>di</strong> corruzione grande <strong>com</strong>e il Colosseo e per <strong>di</strong> più confessato<br />
(<strong>com</strong>e ipotesi minima, oltre tutto), non solo nessuno contesta sempre allo stesso duo l’episo<strong>di</strong>o della<br />
notizia apparsa sul settimanale ad<strong>di</strong>rittura smentita a norma dell’art. 8 della Legge sulla stampa, ma<br />
soprattutto nessuno, a Firenze <strong>com</strong>e a Bologna cerca <strong>di</strong> sapere, a Roma,quanti sol<strong>di</strong> effettivamente sono<br />
stati versati a Ciolini, da chi, con quali modalità e in quali tempi.<br />
Se qualcosa si saprà lo si saprà solo perché questa Difesa – che per tanto viene ‘accusata’ <strong>di</strong> sospette<br />
collaborazioni con altri imputati – si dà da fare. A destra e a manca.<br />
Peggio ancora: perché quando la sentenza-or<strong>di</strong>nanza che chiude l’istruttoria <strong>di</strong> questo processo deve per<br />
un attimo, un imprescin<strong>di</strong>bile attimo, ‘leggere’ la posizione del Gentile, se ne esce con una tanto atipica<br />
quanto irritale sorta <strong>di</strong> formula assolutoria ‘non si vede perché…’.<br />
Abbiamo ancora l’in<strong>di</strong>gnata protesta, in questa aula, del rappresentante del P.M. quando un imputato, a<br />
proposito <strong>di</strong> un Magistrato ne rievoca, quasi timidamente, le non limpide gesta.<br />
Ma c’è <strong>di</strong> peggio e non <strong>di</strong> poco!<br />
Risulta agli atti del processo fiorentino – per una scoperta fatta da questa <strong>di</strong>fesa, ancora una volta,<br />
scoperta che, ovviamente viene tempestivamente <strong>com</strong>unicata anche agli inquirenti bolognesi -, che<br />
Gentile e Flori<strong>di</strong>a nel luglio del 1982 si incontrano, fere clam et precario, in Svizzera, nella casa del<br />
Geometra Gentile, fratello del magistrato, che appunto vive a Lugano, con l’onnipresente, all’epoca, Elio<br />
CIOLINI. Risulta anche, si faccia bene attenzione, che tale incontro avviene proprio lo stesso giorno o un<br />
giorno prima o dopo, un asserito incontro ‘semi-ufficiale’ avvenuto fra gli stessi personaggi negli<br />
ambulacri, nei corridoi – sì, sì signori nei corridoi – del Tribunale <strong>di</strong> Como, incontro nel corso del quale<br />
Elio Ciolini fornirebbe (e vedremo poi <strong>com</strong>e il con<strong>di</strong>zionale è più che <strong>di</strong> obbligo) ai due inquirenti le<br />
copie <strong>di</strong> documenti bancari attestanti pagamenti avvenuti su Banche Svizzere.<br />
Il tutto <strong>com</strong>e da verbale <strong>di</strong> costatazione redatto dai due inquirenti che trovasi agli atti <strong>di</strong> questo processo!!!<br />
Il silenzio!